28.12.06
Scribus, la valida alternativa 2
Addentrandomi nel mondo dell'open-source, mi sono imbattuto nell'alternativa ai vari Xpress, PageMaker etc.
Ecco a voi Scribus!
Mi piacerebbe provare a metter in piedi una stazione di Desktop-publishing... usando solo programmi gratuiti... voi dite che e' possibile? O meglio, secondo voi sarebbe poi utilizzabile a livello professionale?
nel frattempo...
Info da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Scribus
Sito ufficiale:
http://www.scribus.net/
Buon lavoro.
22.12.06
CREO, addio
Per molti non sara' una novita', ma dopo la riunione di due giorni fa, la CREO-Italia viene chiusa definitivamente a decorrere dal 1º Gennaio 2007.
L'acquisizione da parte di Kodak risale al Giugno 2005; da quella data e' iniziata una lenta e progressiva integrazione di tutto il mondo CREO in quello Kodak, per arrivare al 1º Gennaio 2007, giorno in cui il logo e l'azienda CREO saranno definitivamente sostituiti da logo ed azienda Kodak. Certo, l'integrazione non e' ancora del tutto completa, ma diciamo che sono state messe delle solide basi per una buona partenza!
Sono contento di essere stato parte attiva in questo processo di armonizzazione fra le due societa', e di non aver solo subito passivamente che altri decidessero per mio conto.
La mia esperienza in CREO e' iniziata nel 2002, devo riconoscere all'azienda la sua capacita', in questi 4 e piu' anni, di avermi fatto crescere sia professionalmente sia, cosa non meno importante, personalmente.
Riporto qualche cifra di questi 4 anni:
-19 corsi di specializzazione eseguiti all'estero
-per un tot. di 70gg di corso
-approfondimento di 11 nuovi prodotti
-piu' svariati sottoprodotti legati ai precedenti
-4 importanti fiere del settore
-quanche open house
-svariate installazioni da nuovi clienti
-svariati aggiornamenti di sistemi gia' installati
-innumerevoli corsi effettuati on-site
Nel numero di Rassegna Grafica di Dicembre 2006, c'e' un articolo che parla delle nuove atrezzature CTP di Kodak, come e' giusto che sia, in questo pezzo CREO non viene piu' menzionata... restano comunque il rapporto con tutti i colleghi, le esperienze lavorative, le difficolta' ed i momenti passati assieme; tutte cose incancellabili nei ricordi di ognuno.
Kodak, e' il nuovo punto di partenza che, ne sono certo, ci dara' nuovamente la possibilita' di crescere e di migliorarci sia in campo lavorativo che personale.
Un augurio di Buon Natale e felice anno nuovo a tutti.
21.12.06
The GIMP, la valida alternativa
Volete imparare ad usare un programma di ritocco fotografico e non sapete quale scegliere? "The GIMP" e' sicuramente la risposta alle vostre domande.
Se state cercando una valida alternativa a Photoshop e non volete cedere all' illegalita', cercando di scaricare una copia pirata di uno dei software capostipite della famiglia Adobe ...rivolgetevi all' open-source!
GIMP e' gratuito, e' scaricabile ed utilizzabile da chiunque. E' stato sviluppato per essere distributo gratuitamente...
Si, e' vero The GIMP non e' Photoshop! ma poco ci manca.
Una descrizione del programma tratta da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/The_Gimp
Il sito ufficiale:
http://www.gimp.org/
Scaricare GIMP per windows:
http://gimp-win.sourceforge.net/
Scaricare GIMP per Mac:
http://gimp.org/macintosh/
Buon lavoro.
19.12.06
Il lavoro, la professionalita' e la voglia di fare
Oggi sono da un cliente per l'istruzione sul flusso di lavoro; mentre stiamo parlando di un problema relativo alla gestione dei files DCS2...
toc, toc!... entra una ragazzo robusto, con in braccio una Phaser 3400, "sono il Tecnico della stampante, dove devo metterla?"
Dopo aver indicato la destinazione, ed il computer al quale collegare la stampante, il cliente riprende con me la discussione che si era interrotta.
In sottofondo sento il lavorio del "collega Tecnico".
Dopo un paio di minuti esordisce ..."ma su questo computer non c'e' la porta USB! io non ho mica un cavo parallelo per installare la stampante! cosa vogliamo fare?"
Il cliente mi guarda con aria interrogativa... poi, dopo un breve consulto ed in comune accordo col Tecnico, viene deciso di installare la stampante su un altro PC dotato di Windows XP e porta USB, situato a pochi metri dal primo; i due computer essendo in rete Ethernet potranno condividere la stessa stampante...
Riprende il nostro corso, mentre il solerte "collega Tecnico" procede all'installazione ed alla configurazione della periferica.
Passano altri 10 minuti... "hm...il computer di prima e' vecchio, ha su NT4... ed ha un problema... non vede la rete; quindi io non posso configurare la stampante anche di la. Su questo con Windows XP, ho fatto la stampa di prova e tutto funziona bene, direi che ho finito..."
Il cliente obbietta che la stampante e' stata messa li' per poter stampare col vecchio computer e non con quello nuovo!
"ha!...io le mani sulla rete non le metto... chiedete a chi vi a fornito i PC!" - sbotta il "Tecnico"...
Non dico nulla, il "Tecnico" saluta ed il corso prosegue per tutto il pomeriggio...
Avevo gia' chiuso il portatile e mi ero gia' messo il giaccone quando... non resisto! la mia curiosita' ha la meglio sulla mia determinazione di non impicciarmi dei problemi altrui!
Rivolgendomi al cliente, mentre mi sfilo il giaccone, - "scusa un attimo, fammi vedere perche' mai questa stampante non deve funzionare come si deve..."
Mi siedo davanti al paleolitico NT4 e ... click! click! click! ... un paio di PING, un paio di modifiche all'indirizzo IP e le due macchine si vedono che e' una bellazza ... click! click! click! ... poco dopo la coda di stampa e' configurata anche su questa stazione... click! click! click! ... pero' le stampe non vengono bene, stampando da NT escono solo dei fogli bianchi; hmm... click! click! click! ... un cambio di drivers alla coda di stampa e ... TADAAAA!
Ora il tutto e' configurato e funzionante!
Non so perche' ma mi sento meglio ... mi rimetto il giaccone... e mi congedo con un sorriso, "Ciao, ci vediamo domattina." .
[ML]
14.12.06
Dot Gain vs profilatura ICC
Quando si parla di macchine da stamapa offset, spesso mi accorgo che c'e' ancora chi confonde le curve di svuotamento con la profilatura ICC.
Non scherziamo... NON sono la stessa cosa... NON fanno lo stesso lavoro!
E soprattutto NON devono essere confuse fra loro!
Chiariamo qualche punto:
1 - le curve di svuotamento NON possono essere usate per effettuare una correzione cromatica.
2 - le curve di svuotamento NON possono essere rifatte ad ogni lavoro.
3 - le curve di svuotamento NON possono correggere problemi di cromia.
4 - le curve di svuotamento, tranne in rari casi, NON vengono fatte castello per castello.
..."si, ma allora, a che servono ste' curve di svuotamento?!??"
Il loro compito si limita, esclusivamente, a riportare lo schiacciamento (dot-gain) della macchina offset, nei limiti suggeritici dalle associazioni quali ISO, FOGRA, TAGA etc.
Facciamo una stampa di prova... la nostra macchina ha uno schiacciamento misurato del 25% ?
Benissimo, creeremo uno svuotamento in lastra del 10% per raggiungere l'obbiettivo prefissatoci dalla TAGA (16% ±3%).
Sara' poi compito del macchinista far si' che tale schiacciamento, a parita' di carta, di lineatura e di inchiostri; resti + o - costante nel tempo.
..."ma perche' una volta non c'erano tutti sti problemi di curve?"
E' colpa/merito dei CTP.
Quando si usciva in pellicola, alle fotolito si chiedeva solo che il 50% in pellicola rispettasse il 50% in digitale.
Successivamente, nella fase di posa delle lastre tradizionali, si compensava l'ingrossamento del punto in macchina bruciano od imbottendo il punto in lastra.
Vi ricordate frasi del tipo "pellicola bionda" o "lastre piu' brillanti" ?
Oggi questo passaggio non esiste piu', e' quindi compito di chi fa le lastre (CTP), compensare il dot-gain della macchina da stampa.
Le curve di svuotamento cosi' create, saranno applicate in fase di retinatura del lavoro.
Ho dimenticato qualcosa??? ... ha, si... per la profilatura ICC, ci risentiamo qui un altra volta!
11.12.06
Adobe, inarrestabile fucina!
acc... non c'eravamo ancora abituati alla versione 7, che dai laboratori Adobe viene gia' rilasciata la versione 8 di Acrobat!
Certo, certo, nuove funzioni, nuova e piu' semplice interfaccia, maggiore velocita', maggiore stabilita', compatibilita con i piu' diffusi applicativi 3D etc. etc...
Pero' che fatica stare al passo, e soprattutto... i vostri RIP/Workflow, supportano le funzionalita dei nuovi PDF 1.7 ?
Nello sventurato caso in cui abbiate risposto "No/Non so"... cosa farete quando vi arriveranno dei PDF 1.7 dai vostri clienti?
Per maggiori informazioni clicca qui:
http://www.adobe.com/products/acrobat/
Buon lavoro.
6.12.06
ATIF, la buona sorella
"...si, certo, sono andato sul sito della TAGA, ma li si parla solo di macchine Offset!!! Ed io che stampo in flessografia cosa faccio???"
Non preoccuparti caro amico "flessografo", c'e' un sito anche per te!
www.atif.it
...qui troverai tutte le indicazioni utili nel mondo della flessografia.
Sullo stesso binario della TAGA, affianca lo stampatore in tutte le fasi della produzione.
Come una buona sorella da suggerimenti, strategie, e metodi di lavoro per ottenere il massimo dalla produzione di tutti i giorni. E' un po piu' tirchia nella distribuzione delle linee guida (richiede necessariamente l'associazione), ma rende comunque un ottimo servizio.
Buon lavoro.
30.11.06
TAGA, questa misconosciuta
Ancora una volta mi e' capitato di andare presso uno stampatore (per creare delle curve di svuotamento), e di scoprire che lui nulla sapeva di cosa fosse il Dot-Gain, il contrasto di stampa, il trapping, lo slur, il doppieggio, etc etc.
Ho pensato: "Forse quello che io ormai do' per scontato, non e' poi cosi' ovvio..."
Gia'... ormai tutti in prestampa parlano di prove colore, di profili ICC, di curve di svuotamento... non considerando poi che chi stampa (molte volte), nulla sa e nulla vuole sapere di tutti quei numeri,di tutte quelle calibrazioni!
Un buon punto di partenza sarebbe rivolgersi alla TAGA, scaricare la loro ormai consolidata documentazione, stamparla e diffonderla presso tutti i propri clienti e fornitori. Il documento TAGA.DOC.01 e' di certo la lettura d'obbligo per tutti gli operatori del nostro settore.
Buon lavoro.
14.11.06
Bagnarentola
Il processo di stampa offset, e' intrinsecamente legato alle caratteristiche lipofobe della soluzione di bagnatura, ossia la capacita' di rifiutare l'inchiostro steso sulla lastra dal rullo inchiostratore.
Spesso pero', questo importantissimo aspetto del processo di stampa viene sottovalutato o peggio ancora ignorato; considerato alla stessa stregua di uno dei tanti parametri da controllare saltuariamente, oppure solo in caso di gravi problemi di stampa. Dovremmo invece sempre tenere presente che e' questa soluzione lipofoba a decretare la corretta stesura dell'inchiostro sulla lastra.
La soluzione di bagnatura (cosi' come l'inchiostro) e' un liquido e quindi, come tutti i liquidi, sottosta' alle leggi della fisica. Una in particolare e' fondamentale per ottenere una stesura uniforme della soluzione di bagnatura su tutte le parti del contrografismo ... la tensione superficiale .
La conduttivita' ci consente di misurare la tensione superficiale di un liquido.
Per la soluzione di bagnatura va da 200 a >2000µs, il valore ottimale usato nel processo offset e' ~800/1500µs.
L'alcool isopropiloco ha la caratteristica di non condurre cariche elettriche, alterando cosi' la conduttivita' di un liquido. Una corretta miscelazione di alcool isopropilico quindi, ci permette di controllare la tensione superficiale della soluzione di bagnatura.
Aumentando la percentuale di alcool isopropilico, in una goccia di soluzione di bagnatura, si diminuisce la tensione superficiale del liquido, modificando cosi' l'angolo creatosi fra la superficie della lastra e la superficie della goccia del liquido (vedi immagine in alto).
Il PH determina il grado di acidita' dell'acqua. Va da 0 a 14, il valore ottimale usato nel processo di stampa offset e' ~5.
La durezza dell'acqua si misura in gradi francesi, definisce la concentrazione di sali disciolti nel liquido. L'acqua viene cosi' classificata:
Dolce 0-13
Media 14-25
Dura 26-33
Molto dura +35
per il processo offset i valori ottimali sono 14-18.
L'additivo serve ad abbassare il PH, l'alcool a stabilizzare la conduttivita'. Gli additivi tamponati benche' garantiscano valori di PH stabili, non garantiscono una conduttivita' stabile.
Visto quanto sopra espresso, vediamo come cambiano i valori di PH e conduttivita' al variare dell'additivo e dell'alcool:
PH - conduttivita'
7 - 300µs sola acqua di rete
5 - 1600µs aggiunta di additivo 5%
5 - 900µs aggiunta di alcool 20%
Come ultima nota... sono sempre da tenere in considerazione l'acidita' e lo spolvero della carta.
Buon lavoro.
9.11.06
Le inclinazioni di retino in esacromia
"Mi e' chiaro il concetto di inclinazione di retino se stampo in quadricromia ... ma se voglio stampare in esacromia? che angoli devo usare per i due colori aggiuntivi?"
Fondamentalmente bisogna distingere fra esacromia con retini tradizionali (AM), ed esacromia con retini stocastici (FM). In quanto, se stampiamo in esacromia avvalendoci dei retini stocastici, questi, non avendo inclinazioni di retino, non potranno mai creare problemi di moire'.
O meglio, per essere piu' precisi, i retini FM non usano una struttura a rosetta (che quindi necessita di inclinazioni specifiche), ma usano dei "pattern" per ogni colore, questi pattern sono studiati in modo che sovrapponendosi non creino moire'.
Il problema delle inclinazioni, e' invece presente se stimapiamo in esacromia con retini AM (tradizionali a rosetta). Solitamente in qesti casi su usa il seguente semplice stratagemma.
Visto che i due colori aggiuntivi (5 e 6) sono solitamente una tonalita' di arancione ed una tonalita' di verde, possiamo stamparli usando le stesse inclinazioni di cyan e magenta.
L'arancione e' un colore complementare del cyan ed il verde e' un colore complementare del magenta, quindi anche se usiamo gli stessi angoli di retino difficilmente saranno presenti in contemporanea nelle stesse aree del lavoro, evitando cosi' possibili effetti di moire'.
25.10.06
Un sito interessante 6 - Forum sulla grafica ... in Italiano!
Ho trovato un interessante forum in Italiano dedicato al mondo della grafica...
qui sotto il link:
http://www.001design.it/forum_italiano/index.php
molto ben curato e con argomenti interessanti.
19.10.06
(per alcuni) La Flessografia e' morta!
Parlando recentemente con un operatore neo-diplomato, sono venuto a sapere che per "alcuni" professori di "alcune" scuole grafiche, le tecnologie di stampa Flessografiche e Tipografiche sarebbero ormai morte, o quantomeno, agonizzanti.
Quindi vista tale convinzione, sarebbe del tutto inutile spendere del prezioso tempo di studio su tali tecnologie...
Peccato che l'operatore in questione ha trovato lavoro da uno stampatore di etichette che utilizza prevalentemente il processo Tipo.
Peccato che gli autori di questo manualetto non siano altrettanto convinti dell'agonia della Flexo, anzi ne prevedono un'espansione crescente...
Certamente viene da pensare a quanta distanza ci sia fra la realta' del lavoro quotidiano, e la pura toria scolastica.
Bhe... almeno speriamo che quei professori non siano poi cosi' tanti!
18.10.06
Ma... sul mio vecchio RIP passava...
"...ma, a monitor lo vedo benissimo!"
"...ma, sul mio vecchio RIP passava!"
"...ma, se lo stampo sulla mia stampantina a getto d'inchiostro esce bene!"
"...ma, sono anni che stampiamo questa edizione e non ci sono mai stati problemi!"
ma, ma ... ma...
Quante volte avete sentito questo tipo di affermazioni ??!?!??
E' cosi' difficile far capire che possiamo vedere a monitor (in anteprima), quello che poi verra' stampato in macchina offset?
Sintetizzando in 5 passi:
1-da quasiasi applicativo, possiamo fare una stampa PostScript.
2-il file .PS lo possiamo convertire in PDF usando l'Acrobat Distiller, seguendo queste semplici impostazioni. (sezione utility)
3-il file PDF cosi' generato, rappresentera' la nostra uscita in stampa offset.
4-con le funzioni di "Anteprima sovrastampa", "Anteprima output" di Acrobat e con il pit-stop inspector, potremo cosi' avere un idea a monitor del risultato finale in stampa offset.
5-se qualcosa non rispecchia quello che volevamo ottenere, ritornare al punto '1'.
Buona fortuna!
29.9.06
Quando una riga non basta
"Ciao, sto mettendo giu' un manulae di matematica... come accidenti faccio a scrivere tutte quelle formule strane usando il mio solito word-processor?"
"Bhe... vai su http://www.guit.sssup.it/ e ne scoprirai delle belle...!"
Riporto brevemente dal sito:
"Molte persone che scoprono LaTeX dopo anni di combattimento con word procesor e vari sistemi di pubblicazione elettronica, restano stupiti nello scoprire che TeX era disponibile già da 25 anni e loro non ne avevano mai sentito parlare. Non si tratta di una cospirazione, ma solo di un segreto ben conservato e noto solo a pochi milioni di persone, come disse un utente anonimo."
Certo non pensiamo che LaTex possa sostituirsi ai piu' famosi programmi di impaginazione, ma per certi lavori specifici, credo passa dare ottimi risultati.
Alcuni esempi delle capacita' di LaTex:
samples
28.9.06
CNA, associazione di categoria
"Ieri un mio cliente si e' arrabbiato perche' mi ha chiesto una ristampa di un lavoro di 5 anni fa ed io non lo avevo piu' ..."
"E tu che hai fatto?"
"...gli ho dovuto ricreare tutto da capo... O_o "
Oggi il CNA cerca di regolamentare anche queste cose.
Nella loro HomePage trovate maggiori informazioni sui loro servizi.
http://www.graficaitalia.org/
27.9.06
PDF/X plus ed il gruppo di Ghent
Ormai tutti sanno, o credono di sapere, cos'e' un PDF.
Ma pochi sanno scoprire le insidie che questo formato puo' nascondere.
Ancora meno sanno di cosa si tratta, quando stiamo parlando di PDF/X.
Per farla breve; il PDF/X non e' altro che un PDF generato rispettando delle specifiche e restrittive regole ben definite. Il fatto stesso di seguire certe regole, nella creazione di un file PDF, ci da garanzia di non riscontrare successivamente problemi, durante il processo di raffinazione/uscita e stampa del nostro lavoro.
Di questo formato ne da una efficace descrizione il Prof. Mauro Boscarol in questa pagina .
Se invece cercate una descrizione piu' dettagliata ed aggiornata potete visitare il sito ufficiale http://www.pdfx3.org/. Qui troverete molti articoli interessanti, ed anche alcune utility per la gestione dei file PDF/X.
Ma non finisce qui!
Il 19 giugno 2002 nasce un gruppo di esperti (denominato Gent PDF Workgroup GWG), che non soddisfatti dei limiti posti dal PDF/X, decidono di dettare delle nuove regole (ancora piu' restrittive sotto certi punti di vista), ma che a loro giudizio, liberano il campo da ogni possiblie problema nella gestione di pagine PDF. Il nuovo formato viene battezzato PDF/X plus.
Questa e' la loro pagina web: http://www.gwg.org/siteen/index.php
Nella pagina riportata qui sotto troverete tutti i settaggi da usare nei piu' diffusi applicativi, per avere la certezza di ottenere in uscita dei PDF corretti.
http://www.gwg.org/siteen/content/search/searchpage.php?msi=Array
Buon lavoro!
20.9.06
Un sito interessante 5 - I caratteri ... un po di storia
Cercando in rete notizie sulla cronologia delle font, mi sono imbattuto in questo sito che trovo decisamente interessante.
Sereno editore, storia dei font
...in particolare per la pagina "I caratteri storici che occorre conoscere" .
18.9.06
Un sito interessante 4 - Lorem ipsum
"Ho creato un nuovo set di font e voglio vederlo all'opera!" - oppure - "Voglio simulare come sara' il layout del mio nuovo progetto grafico..."
Cosa posso usare per riempire le pagine della mia bozza ???
Lorem Ipsum ci puo' dare una mano.
Riporto brevemente da Wikipedia:
"Il Lorem ipsum è un insieme di parole utilizzato da grafici, designer e tipografi come testo riempitivo in bozzetti e prove grafiche. È un testo privo di senso composto da parole in lingua latina (spesso storpiate), riprese pseudocasualmente da uno scritto di Cicerone del 45 a.C..
Il testo è stato utilizzato per la prima volta nel 1500 da uno stampatore dell'epoca per mostrare i propri caratteri, da allora è diventato lo standard dell'industria tipografica."
E se non avessi voglia di scrivere tutte quelle parole?
Bhe... in questo caso un sito internet ci viene in aiuto... cliccate il link seguente per accedere alle pagine del Generatore di Lorem ipsum .
17.9.06
Piccoli grafici crescono...
Il 13-07-2006 pubblicai un post nel quale mi meravigliavo delle capacita' grafiche di un bimbo di 3 anni.
Bhe... il bimbo cresce... e la capacita' di gestione del mouse va decisamente migliorando. Nella foto qui sopra potete vedere come ha colorato una figura di "Saetta Mc Queen" (personaggio ormai noto ai papa' di tutto il mondo), con l'ausilio dello strumento secchiello.
Che dite... fra non molto diverra' anche lui un profondo conoscitore di tutti gli strumenti di Photoshop? ;-)
Se volete far giocare anche i vostri piccoli grafici cliccate qui.
(sezione Test drive giochi)
11.9.06
L'importanza di una sosta ai box (pit-stop)
Spesso mi viene chiesto come mai certi PDF creano problemi in fase di stampa, oppure danno risultati diversi da quelli sperati.
I piu', credono che l'estensione PDF sia sinonimo di "ben fatto"... sappiamo purtroppo che non e' cosi'.
Un PDF puo' essere perfetto per la lettura a monitor, per la visione in internet, per l'invio via posta elettronica, puo' contenere elementi multimediali, puo' essere protetto da chiavi... ed ognuno di questi puo' NON essere adatto alla stampa offset.
Allora come rendersi conto dei problemi nascosti in un PDF?
Per questo ci viene in aiuto Pit-Stop; un mirabolante plug-in di Acrobat in grado di fare mille e mille cose su un PDF.
A mio giudizio la piu' interessante e' l'Inspector che ci permette di analizzare elemento-per-elemento un documento PDF. Con l'ausilio di questo strumento il piu' delle volte si riesce a capire perche' un certo elemento non e' stato stampato come noi ce lo immaginavamo.
Se invece vogliamo scremare velocemente una grossa mole di pagine, con l'ausilio del Preflight, possiamo leggere immediatamente (in un comodo report) cosa va bene e cosa non va bene nel documento in analisi.
Quindi... la prossima volta che incontrerete problemi nella gestione di un PDF... bhe' sapete a chi appellarvi!
Per maggiori informazioni, cliccare qui .
1.9.06
Sono come il bus-dati che scorre
Posso ormai affermare di essere un Tecnico Applicativo da anni...
Ad un certo punto, quasi improvvisamente, mi sono chiesto..."cos'e' un Tecnico Applicativo?".
Per cercare una risposta, ho deciso di elencare alcuni punti salienti, che descrivono questa figura professionale:
1-Un Tecnico Applicativo sia che porti la giacca sia che vesta casual, ha sempre con se una penna a portata di mano... non si sa mai, dovesse spiegare od appuntare qualcosa. Per la meta' del suo tempo e' arrabbiato con il venditore; per l'altra meta' e' depresso per l'organizzazione aziendale. Trascorre la sua vita presso i clienti, istruendoli, e spesso parla in maniera strana.
2-Poiche' deve dimostrarsi altamente professionale e riveste il ruolo di istruttore, e' sempre combattuto tra l'uso di termini ultra-tecnici o l'uso di frasi grammaticalmente elementari. Come i comuni mortali possiede un vocabolario di 3.000 parole, anche se (per sua fortuna) a queste aggiunge un bonus di circa 500 termini tecnici (quasi tutti in Inglese). Questo lo differenzia del resto dei semplici operatori.
3-Soltanto altri Tecnici come lui, possono capire il vero significato di certe sue diagnosi. Comunque, egli li detesta, visto che possono mettere in discussione, in qualsiasi momento, le sue affermazioni.
4-Quando vuol far colpo sugli interlocutori, pronuncia frasi ad effetto del tipo: "La scheda raid secondaria, per colpa della batteria tampone, ha perso la configurazione dei dischi!". In quel momento tutti pensano che si stia solo dando delle arie, ma poi cominciano a trattarlo con maggior rispetto, e lo interrogano per qualsiasi problema si presenti loro da li in avanti; dai piu' complessi ai piu' banali (tipo il puntatore del mouse che non ne vuole piu' sapere di muoversi).
5-Per sedurre una donna ... e' meglio che non sfiori nemmeno per un microsecondo l'argomento lavoro, onde evitare di precipitare in un baratro dal quale non potra' piu' riaversi.
6-Grazie alla sua vasta conoscenza hardware e software riesce sempre (spesso) a cavarsi d'impiccio, anche quando il cliente gli pone delle domande inerenti un prodotto... di cui lui non immaginava nemmeno l'esistenza.
7-Se viene invitato a parlare dei suoi attuali interessi in campo lavorativo, cita sempre l'ultima release di un programma, o di una utility, che nessuno ha ancora mai sentito.
8-Un sola tecnologia suscita l'ammirazione di tutti i Tecnici Applicativi: Internet. Di essa, egli non parla mai male. Ma se qualcuno gli domanda di cosa si tratta, anche se non per sua colpa, non riesce a spiegarlo appieno - e questo origina qualche dubbio sul fatto che sappia veramente di cosa stia parlando.
...
30.8.06
Adobe, il futuro per i workflow di prossima generazione!
Da sempre Adobe detta legge!
Dopo averci fatto sofrrire a lungo per via delle trasparenze, oggi ci promette un futuro migliore, piu' semplice per tutti, dal designer allo stampatore!
Grazie alla tecnologia "PDF Print Engine", assicurera' un rendering nativo dei files PDF, eliminando cosi' in maniera definitiva l'odioso "Flattering" delle trasparenze.
Finalmente quello che vedremo a video e quello che uscira' in fase di stampa saranno la stessa cosa! Garantito al 100%!!!
Auguriamoci solo, una veloce integrazione di questa nuova tecnologia...
maggiori informazioni qui:
http://www.adobe.com/it/products/pdfprintengine/
28.8.06
Un sito interessante 3
Buon rientro dalle ferie estive... tanto per cominciare continua la saga dei siti segnalati. (no, non alla polizia :-)
Cercate una font di cui non sapete il nome???
Basta avere un'immagine od un file URL da indicare ed il gioco e' fatto!
Provare per credere:
MyFont
4.8.06
Chiusura estiva
Finalmente dopo un estenuante anno lavorativo... sono arrivate le ferie!
...stacco, chiudo i battenti, abbasso la serranda, do il giro di chiave e...
ci si rivede a Settembre!
3.8.06
Quello che tutti dovrebbero sapere!
"Pronto? si, e' la prestampa?... scusi, mi sa dire che profili colore usate?... no... no e' che .... si, ecco... infatti... no, io volevo solo ... si-no... ha, bhe... allora salve." - click -
"Cosa dicono ?"
"Mi hanno detto che non so lavorare... e di ricalibrare il monitor basandomi su una loro stampa di prova... 0_o ..."
Qui sotto il link di quello che tutti dovrebbero sapere:
Le impostazioni di colore in Photoshop CS2
un doveroso ringraziamento a Giuseppe Andretta di www.colorconnection.it .
2.8.06
Syndication, Atom, RSS & co.
Per gli amanti degli aggregatori e del Syndication, ho deciso di inserire nel blog (nella colonna di destra), i links Atom ed RSS.
Che altro dire?
Un po di informazioni sull'argomento:
Atom
RSS
1.8.06
Un sito interessante 2
Continua la segnalazione di siti interessanti.
Questo lo e' in particolar modo se vi interessa la calibrazione colore.
Ecco il link:
ColorConnection
L'arte di saper stampare
E' proprio vero... la definizione Arti grafiche nasconde al suo interno un suo perche'.
Lo avrete certo gia' capito che quello che vediamo a monitor ed (a volte) anche sulla prova colore, poi non rispecchia il reale risultato in macchina da stampa. In un recente post su it.comp.grafica, un operatore si chiedeva il perche' del viraggio verso il viola, di un suo lavoro prevalentemente blu.
Gli risponde Ale, un ex-macchinista, con la sua bella esperienza alle spalle. Ho voluto postare questo intervento, perche' lo trovo particolarmente esemplificativo di quanto, la capacita' di chi lavora, possa influenzare il risultato finale del progetto grafico.
"> In pratica vi sto chiedendo, questo probelma è mio, oppure è un
> errore della tipografia?
Allora , premetto che io sono stato un macchinista tipografo fino a 3 mesi fà (4 colori 70x100). E posso dire con tranquillita che questo problema si riscontra spesso. Imotivi sono vari ed adesso te ne presento alcuni:
1) la magior parte degli schermi che non costino un occhio della testa danno ai colori una tonalita piu fredda.
2)Come hanno gia detto con un cromalin il tipografo se la tira , quello è il colore e quello deve essere.
3) La macchina offset lavora con dei "castelli" con ognuno un colore (K-C-M-Y), se ( adesso andiamo sul tecnico) il macchinista ha il blu in seconda macchina è facile che i BLU scuri, o comunque con rosso, si "infognino" perchè il rosso si va a stampare sopra il blu creando dei piccoli scompensi , perchè di solito in quei casi di blu (ad esempio 072) il blu è pieno e il rosso è retinato , cosi facendo un retino va a stampare sopra un fondo. Io il problema l'avevo risolto (all' epoca) scambiando i castelli dei colori (quindi K-M-C-Y) cosi facendo pero avevo altri problemi con altri colori (i verdi).
4) La maggior parte dei non bravissimi litografi hanno questi problemi con i blu perchè il pigmento del rosso è molto piu forte del pigmento del cyan , cosi quando lo stampi sembra perfetto ma poi si asciuga e il rosso " viene su" dando la sensazione di viola.
5)Il problema è comunque risolvibile con i mezzi giusti (in tipografia) , per primo munirsi di densitometro, con questo è difficile sbagliare i colori, e poi queste cose si sanno in tipografia (dei blu violacei) e quindi la colpa vai tranquillo non è tua (penso, almeno che tu non abbia un monitor da schifo) ma della poca o voglia o esperienza o troppo lavoro del tipografo.
Io quando stampavo raramente mi arrivavano cromalin perchè voi grafici siete tacagni ( hi hi hi hi) allora avevo convinto il mio titolare a comprare il densitometro cosi se i grafici contestavano il lavoro il densitometro parlava ( successo 1-2 volte in 4 anni).
Questo è un problema che trovavo spesso ( dei blu) e lo risolvevo a monte ( con esperienza) senza nessuno sforzo. Capisco perfettamente il tuo problema perchè io adesso sono in propio , faccio stampa digitale e qualcosa di grafica qquindi sono un po da tutte e 2 le parti.
Scusa ma ho scritto in fretta se non hai capito qualcosa chiedi pure.
P.S:ultimo consiglio finale, dato il problema che hai CAMBIA TIPOGRAFIA.
Ciao Ale"
Qui il post completo inviato al newsgroup.
31.7.06
Abbonamenti di "facciata"
In attesa di essere ricevuto dal responsabile di turno, mi siedo nella sala d'aspetto dell'azienda, appoggio la borsa del portatile a terra, vicino alla sedia su cui sono seduto e, dopo qualche istante, inizio a ispezionare la saletta con lo sguardo.
I prodotti dell'azienda (che siano scatole, riviste o tubetti) sono sempre presenti; belli, allineati, solitamente protetti da una teca in vetro, od esposti sullo scaffale di un mobile di pregio.
Gli occhi si posano sul tavolino vicino alle sedie... eccole! sono sempre li... certo non sono mai l'ultimo numero uscito, ma ci sono sempre. Sto parlando delle riviste di settore (una per tutte nella foto sopra).
Nel mio immaginario, sono un po come le riviste che trovi dal dottore, o dal parrucchiere. Ci sono sempre, non sai se qualcuno le abbia mai lette o meno, ma la loro presenza e' quasi... confortante. A differenza delle loro cugine del settore medico od estetico, queste (a conferma del rapporto avuto solo con poche mani) difficilmente risultano essere stropicciate.
Ne prendo una ed inizio a sfogliarla... all'interno trovo sempre almeno un articolo interessante che, inevitabilmente, non riesco a leggere del tutto, visto che la persona che stavo aspettando, difficilmente si fa attendere a lungo. Sento dei passi avvicinarsi, mentre poso la rivista e mi alzo penso: "quanti di quelli che lavorano qui dentro, avranno avuto il tempo di leggerla con comodo?"
Ma il responsabile mi sta gia' rivolgendo la parola "Buon giorno, venga"...
28.7.06
Scuola-bradipa o scolari svogliati?
Sovente mi trovo ad istruire operatori pre-press strabilianti, e' vero... io insegno loro l'uso di nuovi software ma, guardandoli lavorare, loro isegnano a me "il mestiere".
Altre volte, mio malgrado, e devo dire soprattutto con operatori piu' giovani, accade che mentre io parlo di cose che ormai considero banali, assodate... loro mi guardino con facce allibite, oppure cadono dalle nuvole.
Sappiamo tutti che l'arte di tenersi aggiornati, di imparare cose nuove, non viene insegnata alle scuole, ma nasce dall'impegno personale di ognuno, nasce dalla curiosita' e dal piacere che si prova nello scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo ed interessante.
Eppure talvolta il mio sgomento e' tale da chiedermi se la poca conoscenza globale del mondo delle Arti grafiche (diffusa anche a chi nelle Arti grafiche ci lavora), sia piu' colpa delle scuole che non riescono a stare al passo coi tempi (vista la velocita' con cui questo mondo va evolvendosi) o piu' degli alunni che non hanno voglia di imparare. Trovo sempre piu spesso operatori Mac che conoscono a menadito l'uso di tutti i filtri di Photoshop, ma nel contempo ignorano del tutto cosa voglia dire stampa Offset.
Come si puo' preparare un buon piatto... ignorando i gusti di chi lo mangera' ?
;-)
26.7.06
Prova colore "upside-down"
Purtroppo nella produzione giornaliera, si assite ad un trend che va in netto contrasto con la definizione stessa di "prova colore".
Lo standard di produzione a cui spesso assisto presso molti stampatori, e' un "inseguimento alla prova colore".
Ossia non e' la prova colore che simula la qualita' di uscita della macchina da stampa offset ma, viceversa, e' la macchina offset (il macchinista) che fa il diavolo a quattro per cercare di ottenere in stampa la stessa cromia della prova colore, impersonificando il noto "pianista dei calamai".
Ma dico: Siamo matti o cosa???
Consideriamo un paio di cosette:
-il piu' delle volte non si sa neanche da dove arriva la cosiddetta "prova colore"
-quando si sa da dove arriva... non si sa da che periferica e' stata stampata
-non si sa se sia calibrata secondo la macchina offset in questione, secondo gli standard ISO o secondo chissa' cos'altro
-il piu' delle volte e' stampata su carta fotografica che non si avvicina nemmeno lontanamente alle caratteristiche del prodotto finito
...e per continuare:
-vi sembra logico che una macchina offset (un investimento di milioni di euro), debba cercare di simulare una stampantina Epson a getto di'inchiostro??? non sarebbe piu' logico il contrario?
-il gamut delle macchine da stampa offset e' inevitabilmente piu' piccolo di qualsiasi prova usata. Come possiamo pretendere di ottenere gli stessi colori ottenuti da una stampa di prova non calibrata?
Il massimo dell'assurdita l'ho vissuto durante l'avviamento di una rotativa 64 pagine dove il macchinista doveva, tutti i giorni, lottare per cercare di allinearsi alle "prove colore" delle pubblicita' presenti nella rivista in stampa.
Considerate che mediamente ne erano presenti una decina per foglio macchina, e le "prove" arrivavano direttamente degli studi pubblicitari quindi erano-tutte-diverse le une dalle altre, in termini di carta-colori-brillantezza etc. Non sto neanche a dirvi quanto durava l'avviamento, e quali erano i risultati ottenuti.
Poi non lamentiamoci quando all'estero non ci considerano con il dovuto rispetto!
25.7.06
La svolta in un retino
Se dovessi puntare su una nuova tecnologia per espandere il gamut di una mia macchina da stampa... sicuramente la scelta cadrebbe sui retini stocastici.
Riporto un piccolo prontuario di pregi e difetti per questi retini.
Pregi
-Aumento della gamma tonale
-Eliminazione del moire' da soggetto
-Eliminazione della rosetta (moire' da retino)
-Aumento dei dettagli stampabili
-Fuori registro meno visibile
-Risultato simil-fotograico del soggetto
-Colori piu' vividi a parita' di supporto/inchiostri
-Migliore resa con stampe in esacromia
-Possibilita' della simulazione di colori speciali (es. Pantone) son un set di inchiostri di esacromia
... che tradotto in lingua corrente vuol dire:
Si ottiene proprio un gran bel risultato!
Difetti
-Necessita' di un controllo di processo per la prestampa
-Necessita' di un controllo di processo per l'uscita lastre
-Necessita' di un controllo di processo per la messa in macchina
-Minore possibilita' di correzioni "a colore", invece che "a densita' "
... che tradotto in lingua corrente vuol dire:
servono i densitometri (per lastra, carta +spettrofotometro), serve che questi vengano usati quotidianamente in tutta la linea di produzione, serve che chi fa le lastre sappia garantire una certa stabilita' (ad es. facendo controlli periodici sui chimici), serve che la macchina da stampa sappia garantire una certa stabilita' ossia che il capomacchina sappia stampare secondo specifiche precise, e non rincorrendo una fantomatica "prova colore" (di cui spesso si ignora anche la provenienza), serve che tutte le attrezzature (CTP, sviluppatrice, macchina da stampa) siano sottoposte una corretta manutenzione periodica.
ALT!
Forse qualcuno lo ha gia' notato... ma a ben vedere quelli che io sto elencando come difetti altro non sono che delle buone regole per la stampa... valide per i retini stocastici come per ogni altro retino...
Quindi dove si insidiano i difetti? ... nei retini? o nel modus-operandi di molti stampatori del bel-paese?
Un sito interessante
Ho trovato un sito interessante che tratta di grafica... direi che siamo in sintonia!
All'interno troverete argomenti interessanti, soprattutto per chi e' alle prime armi. Ecco il link:
Blographik
24.7.06
Nuove tecnologie... stessi lavoratori!
Il mio lavoro mi porta a conoscere nuovi clienti (e quindi nuovi operatori) ad ogni nuova installazione, ad ogni nuovo corso di aggiornamento etc.
Spesso gli operatori con cui mi trovo a lavorare sono ottimi professionisti, preparatissimi sulle materie di loro competenza, hanno una perfetta padronanza del loro lavoro. Seguono i corsi che faccio con il fine ultimo di ampliare le loro conoscenze sui nuovi software e sulle nouve attrezzature.
Atre volte pero', gli operatori da istruire sono "personale riciclato", scusate il termine, forse avrei dovuto usare il termine "riqualificato". Una frase tipica che ho sentito molte volte, approfondendo la conoscenza di questi stimabili lavoratori e': "sai... fino a qualche giorno fa, facevo il montagista di pellicole... ora mi hanno detto che devo fare andare il CTP" !
Non posso fare altro che provare profonda stima per questi lavoratori!
Bisogna stimare la loro voglia (certo spinta anche dall'ombra della disoccupazione) di rimettersi in gioco, di ricominciare da capo, imparando un nuovo mestiere! Quanti di noi, sarebbero disposti a buttarsi alle spalle tutte le loro conoscenze precedenti, maturate in anni di esperienza lavorativa, per avventurarsi in una nuova professione?
Chiarito il massimo rispetto che nutro per questi lavoratori... dove sta allora l'aspetto negativo di questa riqualificazione?
Risposta: nelle prestazioni che, successivamente, l'azienda pretende da questi lavoratori. Nel giro di breve tempo l'azienda pretende che l'ex-montagista diventi un esperto di CTP/lastre/montaggi/uso del densitometro/uso del PC ed in ultimo ma non meno importante... non viene disdegnata anche qualche conoscenza sull'uso dei Mac!
Secondo voi come puo' questo innalzare la qualita' globale del servizio offerto al cliente finale? Spesso mi chiedo quanto investano mediamente, le aziende grafiche Italiane (in termini econimici e di tempo dedicato all'istruzione), nella formazione del personale...
20.7.06
Quale libreria?
In questi giorni la Kodak sta saggiando il terreno per sapere, in ogni stato, quale sono le librerie Spot piu' diffuse.
In base a questo sondaggio decideranno quali librerie implementare nelle prossime versioni dei loro flussi di lavoro e quali no.
Le scelte princiapli cadono su:
TOYO
FOCOLTONE
PANTONE
HKS
ANPA
...
Secondo voi quali sono le piu' diffuse?
Cerchi risposte? Chiedi ad Usenet...
Un buon punto di partenza quando si cercano delle informazioni specifiche sono i gruppi Usenet. Qui si puo' trovare di tutto dalle info piu' interessanti ai post piu inutili. Certo bisogna saper filtrare, scegliere, avere tempo a disposizione.
Io per comodita' uso Google gruppi, ed in particolare it.comp.grafica.
18.7.06
Quanto si sa delle "Arti grafiche"?
Il post di Ottokin mi spinge a dare una "classificazione" a questo Blog.
Il tutto e' nato dal desiderio di poter postare degli argomenti di interesse comune, legati al mondo della grafica. La cosa ideale sarebbe poi se qualcuno leggendoli, lasciasse le proprie inpressioni, le proprie idee; in questo modo il blog diventerebbe una pagina dove gente del settore si scambia info, novita', pareri...forse sto esagerando! ;-) ...
Tranne poche e rare perle (ad es. il mitico sito di Boscarol), la realta' dei siti Italiani e' avara di informazioni sul mondo delle Arti Grafiche.
Per Arti Grafiche io intendo tutto; a partire dalla bozza di un progetto, fino ad arrivare al prodotto finito, quindi non esitate gente! fatemi sapere la vostra opinione a riguardo!
Saluti.
17.7.06
Gamut piu' ampio?!?
Oggi la nuova scommessa nel mondo degli stampatori, consiste nel cercare di spremere come un limone il gamut ottenibile dalle macchine da stampa offset, per far uscire fino all'ultima sfumatura di colore possibile.
Infatti la possibilita' di poter esprimere un maggior numero di colori/di tonalita', a parita' di attrezzatura, e' fondamentale per la lotta all'ultimo cliente. Come differenziarsi dal resto degli stampatori?
Offrendo un risultato piu' bello, piu' brillante, piu' ...ante (ovviamente a parita' di costo!).
Sappiamo che per aumentare il gamut di una macchina da stampa occorre agire sugli inchiostri (ad es. inchiostri ad alta pigmentazione), sul numero dei colori (ad es. esacromia), oppure sul retino di stampa (ad es. retini stocastici), meglio ancora se si utilizzano queste nuove tecnologie assieme.Peccato che per ottenere il massimo da queste tecnologie serve una macchina a 6 colori, occorre un occhio di riguardo a tutta la linea di produzione... e non solo.
Il mercato e' pronto per assimilare queste novita'?
14.7.06
La velocita' del progresso!
Agli inizi (nemmeno troppi anni fa) le stazioni di fotocomposizione si vantavano di possedere poche centinaia di Kilobytes. I nostalgici di quei tempi possono rispolverare i loro ricordi qui.
Oggi una stazione media per computergrafica contiene tanta di quella tecnologia che i piu' solo vagamente immaginano.
Credete sia molto lontano il momento in cui sara' possibile creare della grafica con degli strumenti di questo tipo? (vedi foto)
13.7.06
Nuove e vecchie generazioni a confronto
Ieri sera mio figlio Giulio (3 anni) ha creato la sua prima composizione al computer! (riportata qui sopra)
Certo non la si puo' considerare un capolavoro contemporaneo, ma l'ho voluta postare per sottolinerare un aspetto del nostro tempo. Ma ci pensate? oggi un bimbo di 3 anni puo' gia' utilizzare (certo sempre guidato da un adulto) dei computer ed esprimersi attraverso questo mezzo! Nell'esempio qui sopra Giulio ha scelto i colori da usare e ci ha messo tutto il suo impegno, muovendo il mouse, per far si che le "righe colorate" andassero esattamente dove lui voleva guidarle! Se ci confrontiamo con una o due generazioni fa (mio padre/mio nonno) sembra di parlare del medioevo.
Lo stesso concetto vale per le Arti grafiche contemporanee. Se confrontate a quelle di pochi anni or sono, il confronto e' certo impari . Per fare un paragone cinematografico e' un po come mettere a confronto "Star Trek" e "Viaggio nella luna". Eppure sotto-sotto, se ben scaviamo, i concetti di base sono gli stessi di un tempo... certo rivisti, corretti e riadattati, ma sempre gli stessi.
12.7.06
Un mondo altamente "Tecnologico"
In contrapposizione alla visione "magica" delle Arti Grafiche, sappiamo che la produzione contemporanea di materiale grafico, si avvale degli strumenti tecnologici piu' evoluti ed innovativi, atti ad ottenere un controllo totale (od almeno si spera sia tale) sulla qualita' del prodotto finito.
Molti sono i fantasmi che spesso si aggirano in questo ambiente, fantasmi di cui tutti parlano ma da cui pochi sanno trarre beneficio. Profilatura ICC? CIP3? CIP4? formato JDF? da cosa vogliamo iniziare?
;-)
Un mondo "magico"
gia' la definizione stessa di questo mondo evoca qualcosa di magico (arti) e di affascinante (grafico), ed in parte e' vero ... la produzione di Arti Grafiche oggi, racchiude al suo interno un complesso intreccio di creativita', informatica, precisione, elettronica, colorimetria, chimica, meccanica... il tutto condito da una buona dose di empirismo.
Il progetto grafico, la prestampa, la stampa, il confezionamento... l'unione di tutte queste Arti, porta ad ottenere il prodotto finito; che questo sia un catalogo del supermercato od un libro pregiato poco importa, la metodologia, la fatica e la passione che ci stanno alle spalle, sono in gran perte le medesime.
Lavoro in questo campo dal '92, e non mi e' mai capitato di trovare un blog che parlasse approfonditamente (almeno in Italiano) di queste cose.
11.7.06
Start!
Tadaa!
Oggi nasce il Blog...
aggiornamenti, contenuti etc etc .. all TBD
Cheers.