29.10.10

Motore di ricerca per libri in formato PDF



Sei alla ricerca di un titolo in formato PDF?

Questo è un buon punto di partenza...
http://mega-pdf.com/

Buona ricerca.

28.10.10

Come si leggono i colori Pantone?



Ogni PANTONE Color System usa un suo sistema di codifica univoco.

Solid Color System
PANTONE MATCHING SYSTEM® coated, uncoated o matte
(esempi: PANTONE 185 C, PANTONE Cool Gray 1 M)
PANTONE FORMULA GUIDES e SOLID CHIPS contiene 1.114 tinte piatte (spot) PANTONE MATCHING SYSTEM per la stampa su carta. La maggior parte di queste tinte sono riferite ad un nuomero di tre o quattro cifre seguito da C, M od U.
Una piccola parte sono colori nominati, come ad esempio le 14 tinte base es: PANTONE Reflex Blue C o PANTONE Orange 021 M.

Il suffisso si riferisce al tipo di carta usato per la stampa: "C" per coated o gloss paper, "U" per uncoated ed "M" per matte o dull paper.

PANTONE Goe System coated ed uncoated
(esempi: PANTONE 105-5-3 C, PANTONE 31-4-6 U)
Tutti i colori Goe che trovate nelle GoeGuides ed GoeSticks sono identificati da un gruppo di tre numeri. Il primo gruppo di numeri va da 1 a 165 ed indica la famiglia di colori relativa. Il gruppo intermedio da 1 a 5 indica la pagina all'interno della famiglia di colori. L'ultimo gruppo di numeri da 1 a 7 identifica la posizione del colore nella pagina.

Il suffisso indica il tipo di carta usata "C" per coated ed "U" per uncoated.

Four–color process
PANTONE 4–COLOR PROCESS guides coated, uncoated
(esempi: PANTONE DS 1-4 C, PANTONE DE 250-1 U)
Questa guida offre una collezione di oltre 3.000 colori espressi in CMYK.

I riferimenti PANTONE Process Color iniziano con le sigle DS o DE seguite da uno fino a tre cifre, il segno "-" ed un numero singolo. La sigla DE viene usato per la versione europea. Il suffisso indica la carta utilizzata , "C" per coated "U" per uncoated.

Process simulations of solid PANTONE Colors
COLOR BRIDGE® coated ed uncoated
(esempio: PANTONE 185 PC)
Questa guida mostra affiancati fra loro un confronto fra una tinta PANTONE MATCHING SYSTEM ed il suo equivalente più prossimo stampato in quadricromia. La simulazione viene identifiacta dal numo o numero della tinta Pantone seguito da "PC" per la stampa coated, "UP" per la stampa uncoated oppure "EC" per la euro coated.

GoeBridge™ coated
(esempio: PANTONE 11-2-7 CP)
GoeBridge fornisce un confronto fra una tina PANTONE Goe Colors ed il suo colore di quadricromia equivalente più prossimo. Il suffisso "CP" aggiunto al nome, indica che la simulazione è stata stampata su carta coated.

SOLID IN HEXACHROME® coated
(esempio: PANTONE 185 HC)
Questa guida fornsce una simulazione di tinte PANTONE MATCHING SYSTEM Colors usando un processo di stampa in esacromia Hexachrome process (CMYKOG). Le stampe equivalenti sono riferite al nome del corrispettivo PANTONE MATCHING SYSTEM name seguite dal suffisso "HC" che sta per Hexachrome Coated.

FASHION + HOME
(esempi: PANTONE 14–4510 TPX or Aquatic, PANTONE 15–1247 TC or Tangerine):
I colori rappresentati in questo sistema vengono indicati con un numero a due cifre, un segno "-" ed un numero a 4 cifre, più il suffisso "TXP" per le stampe su carta o "TC" per le stampe su dyede cotton. Ogni colore ha un nome di riferimento come secondo indicatore.

PAINTS + INTERIORS
(esempi: PANTONE 14–4510 TPX or Aquatic, PANTONE 15–1247 TC or Tangerine):
I colori rappresentati in questo sistema vengono indicati con un numero a due cifre, un segno "-" ed un numero a 4 cifre seguito dal suffisso "TXP" per le stampe su carta e "TC" per le stampe su dyed cotton. Ogni colore ha un nome di riferimento come secondo indicatore.

Plastics
(esempi: PANTONE Q270–2–4, PANTONE T925–5–5):
I riferimenti PANTONE Plastics Color sono dichiarati con una lettera Q o T seguita da un numero a tre cifre, un segno "-" e da due numeri a cifra singola separati da un ulteriore segno "-". La lettera "Q" sta per opaco e "T" per trasparente.

Link Ufficiale:
http://www.pantone-italia.com/pages/pantone/Pantone.aspx?pg=20051&ca=1

Buona lettura.

27.10.10

Wiki Tutorial in Italiano



Ancora non sapete cosa sia Wikipedia???

Non perdete altro tempo, guardate questo video in Italiano, poi correte ad inserire in Wiki tutto il vostro sapere sul mondo delle Arti Grafiche!

Buon Wiki.

26.10.10

La guida alle guide Pantone



Una carina guida (in lingua inglese) alle guide Pantone.

In due sezioni; un gioco a quiz ed una approfondita FAQ, questa piccola applicazione vi guiderà nei meandri dei colori Pantone.

Ad es.
Lo sapevate che Pantone ha un catalogo di più di 1.400 tinte piatte ?
Lo sapevate che la mazzetta Pantone andrebbe sostituita annulamente ?
Lo sapevate che il gamut della libreria Pantone è superiore al classico gamut CMYK ?
...

Per il resto, cliccate qui:

Buona lettura.

25.10.10

Meglio PDF/X o GWG ? (PDF/X-4 e PDF/X-5)


"Ma... se sono conforme agli standard PDF/X... a cosa mi servono le impostazioni del Ghent PDF Workgroup?"

Bhè... facciamo la prima considerazione... il formato PDF/X è solo il punto di partenza. Se state pensando che salvare in PDF/X crei un file perfetto per la stampa, molto semplicemente... state sbagliando.

Facciamo un esempio pratico: non vi è alcuna regola nel formato PDF/X relativa alla risoluzione delle immagini. Quindi, se create un documento e vi inserite immagini a 50dpi, poi salvate un bel PDF/X, questo sarà un PDF/X valido (il vostro fidato software di impaginazione non vi darà alcun errore). Valido in quanto il formato PDF/X, essendo un formato generico per interscambio dati si ai fini della stampa ma non finalizzato ad una specifica tecnologia di stampa, non mette restrizioni alla risoluzione delle immagini.

Valido, anche se contenente immagini a 50dpi, ma scadente se stampato con tecnologia offset.

GWG serve proprio a questo. Partendo da un formato PDF/X, aggiunge quei paletti necessari a stabilire non solo il corretto formato del file, ma anche i valori ottimali per ottenere un buon prodotto stampato con una specifica tecnologia di stampa.

Esistono quindi impostazioni GWG per la stampa con diverse tecnologie; stampa commerciale, stampa di quotidiani, packaging, stampa digitale...

Se volete avere la certezza matematica di produrre un ottimo file, per una specifica tecnologia di stampa... non vi resta che andare sul sito GWG e scaricare le specifiche desiderate.

Maggiori info sul PDF/X-5 qui:

13.10.10

Quanto costa la mazzetta Pantone? (2)



Acrobat e PDF/X Conformance

Anche se quasi tutti i files PDF possono essere adattati al processo di stampa, anchesì al costo di immani fatiche e perdite di tempo in prestampa, vorrei ribadire il seguente concetto:

"Un PDF è un buon PDF pronto per la stampa solo se esportato secondo gli standard PDF/X."

Chiarito ciò, qualcuno potrebbe obbiettare... - "e come faccio a sapere se ho ricevuto un PDF normale oppure un PDF/X?"

Possiamo schematizzare due scenari:
  1. il reparto prestampa è fornito di un flusso di lavoro in grado di rilevare la corretta normalizzazione di un file PDF/X
  2. il reparto prestampa non è fornito di flusso di lavoro e deve eseguire un controllo manuale dei files ricevuti
Nel primo caso (presenza del flusso di lavoro) tutto avverrà in maniera automatica, usando le code di raffinazione dello stesso flusso. In caso di non conformità PDF/X, l'operatore prestampa verrà allertato sulle problematiche riscontrate nel file ricevuto.

Nel secondo caso (assenza del flusso di lavoro) l'operazione di controllo manuale, più ogni eventuale correzione da applicare al file, graverà sulle spalle dell'operatore prestampa, con inevitabili perdite di tempo.

In entrambi i casi l'uso di Acrobat vi permetterà di effettuare un controllo, in maniera molto semplice, sulla conformità del PDF ad uno specifico standard /X. Ecco come.
Non dovrete fare altro che aprire in Acrobat il PDF ricevuto. Solitamente nella barra laterale, non appare alcuna icona particolare (caso non /X):



Nel caso di conformità ad un qualsiasi standard /X, nella barra laterale sinistra vedrete apparire un apposito simbolo:



Noterete inoltre che in questo caso, la simulazione a monitor della sovrastampa viene abilitata in automatico. Cliccando sul simbolo sopra indicato, potrete leggere a quale standard /X, è conforme il file.
Nel caso stiate usando Acrobat Reader, il controllo finisce qui e vi dovrete fidare delle informazioni contenute nel file PDF ricevuto.



Nel caso stiate usando Acrobat Professional, potrete certificare la conformità allo standard dichiarato, semplicemente cliccando su: "Verify Conformace".
Il motore di controllo presente in Acrobat Professional eseguirà un preflight del documento, avvisandovi sull'esito positivo o negativo del controllo effettuato.




Buon uso del formato PDF/X.

12.10.10

Audi Augmented Design


Sempre in tema di realtà aumentata, e sempre dai creativi Audi, un sito pensato per vivere l'esperienza interattiva in prima persona. Basta stampare un foglio A4 e posizionarlo davanti alla web-cam per vedere apparire una Audi A5. La campagna già dell'anno scorso è ancora usabile oggi...

http://microsites.audi.it/minisiti/virtual/

Provare per credere.

Buona realtà aumentata.

11.10.10

Visualizzare la sovrastampa in Acrobat

Rappresentare la sovrastampa a monitor è sempre stata fonte di fraintendimenti fra il reparto prestampa e l'utilizzatore finale del prodotto stampato.

Infatti la stessa pagina può essere visualizzata così (overprint off):


oppure così (overprint on):


...semplicemente cambiando un'impostazione di visualizzazione nel vostro amato/odiato Acrobat. Basta andare nelle preferenze del programma ed attivare o disattivare questa funzione:



Capite bene quante problematiche d'interpretazione possano scaturire da questo settaggio.

Benchè anche la versione semplificata di Acrobat (aka Reader) contempli da tempo la possibilità di visualizzare in maniera corretta il file da stampare, non tutti gli utilizzatori finali sanno come, e soprattutto perchè, impostare questo importante settaggio.

Fa parte dei compiti di ogni reparto prestampa, a scopo chiarificatore, istruire il cliente finale su come dover impostare i parametri di visualizzazione di Acrobat per consentire una corretta lettura del file pronto per la stampa.

Il post odierno potrebbe anche chiudersi qui... ma, riconsiderando i precedenti, esplicativi del formato PDF/X, oggi possiamo affermare di avere un parametro in più che ci aiuta notevolmente nell'ottenere una corretta visualizzazione delle sovrastampe.

Infatti dalla CS4 in poi, nelle preferenze di Acrobat, troviamo un valore di default che ci aiuta nell'interpretazione dei files pronti per la stampa, vedi sotto:



In lingua corrente significa: "usa la simulazione di sovrastampa a monitor: solo per i files PDF/X".

Questa semplice dicitura sancisce indiscutibilmente due punti chiave.
  • i files pronti per la stampa devono sempre essere valutati tenendo attivata la simulazione a monitor delle sovrastampe
  • possiamo considerare un PDF "ideato" per essere mandato in stampa, solo ed esclusivamente se è un PDF/X. Qualsiasi altra forma di files PDF non è stata studiata per essere stampata, quindi non è necessario che venga visualizzata con la simulazione a monitor delle sovrastampe attiva.

n.b. tutte le problematiche fin qui descritte non sussistono per i clienti dotati di un portale web di prestampa. Infatti gli strumenti presenti nel portale, rappresentando a monitor solo ed esclusivamente il file con la simulazione di sovrastampa attiva, eliminano così alla base ogni possibile fraintendimento dovuto ad una errata interpretazione del file od a settaggi di visualizzazione male impostati.

Buona gestione delle sovrastampe.

7.10.10

Devi leggere un codice QR ma non hai l'iPhone?



Ebbene si, lo ammetto ... non sono possessore di iPhone (non di mia proprietà per lo meno), quindi proprio non sapevo come leggere i codici QR sul mio vetusto Nokia E51.

Finchè non mi sono imbattuto in:

Previa registrazione gratuita, l'applicazione si scarica facilmente ed in pochi secondi.
Nel loro elenco di compatibilità trovate molti Motorola, Nokia, Samsung e Sony Ericcson.

...sono anche provvisti di un generatore di codici QR:

Buon QR.

6.10.10

Come si esporta un PDF pronto per la stampa?

Aggiornamento Giugno 2016:
Cosa ne direste di una guida in Italiano su questo argomento? Maggiori informazioni a questo link.



Anche se passa il tempo, la risposta a questa domanda resta sempre argomento di vivo interesse. Prima di proseguire nella lettura di questo post, vi suggerisco di rileggere i seguenti:
(...anzi forse è meglio di no, per non confondervi troppo le idee, bhe... scegliete voi se approfondire o meno l'argomento)



Quindi ribadiamo - "quali sono i settaggi corretti per esportare un PDF dalla nostra applicazione di fiducia verso lo stampatore?"

Sembra scontato, ma la risposta è di una semplicità quasi sconcertante...

No, no, non dovete inventarvi nessun settaggio particolare, non dovete destreggiarvi fra miriadi d'impostazioni di cui addirittura ignoravate l'esistenza! Qualcuno ha già fatto questo sporco lavoro per voi!
Non inventatevi nulla di nuovo, allineatevi piuttosto agli standard di produzione aziendali riconosciuti a livello internazionale. Questi standard hanno un nome: PDF/X.

Quindi per esportare il vostro lavoro in formato PDF, avendo la sicurezza che nulla delle vostre fatiche vada perso nel processo, basta sbirciare nelle preferenze di esportazione e scegliere uno standard preimpostato:


"...si, ma quale standard scegliere?" - direte voi. Facciamo un paio di considerazioni guardando questa figura:


...a ben vedere esistono diversi standard PDF/X, dall' 1a:2001 al 4:2008 ed, osservando la data riportata dopo i due punti, ci accorgiamo della vetustità di queste impostazioni.
Si, avete capito bene, quella data rappresenta l'anno di rilascio per quelle specifiche impostazioni PDF/X.

Ora... sebbene lo standard X-3, grazie alle sue caratteristiche ideate per la stampa offset, vi permetta di lavorare agevolmente con molti stampatori, vorrei soffermarmi un attimo sulla sua data di rilascio... 2002. Ben 8 anni or sono!

Per fare un paragone con Photoshop, significherebbe utilizzare ancora la versione 7! (per vostra info oggi siamo alla 12).
Se le confrontassimo a Quark Xpress saremmo alla versione 5! (oggi siamo alla 8).
Se le paragonassimo al vostro client di posta elettronica, staremmo ancora lavorando con Outlook 2002. (per gli utenti Microsoft).

Infatti analizzando i settaggi relativi al PDF/X-3, ci accorgiamo che la gestione degli oggetti trasparenti non è ammessa. Tutto ciò che è trasparente viene indiscriminatamente appiattito su un unico livello, in fase di esportazione del lavoro.



Questo appiattimento elimina alla radice eventuali errori di interpretazione da parte del RIP... ma attenzione!... di un vecchio RIP. Voi avete idea di quale sia il RIP in utilizzo oggi dal vostro stampatore di fiducia? Sarà anche lui fermo al 2002?

Utilizzando invece la versione PDF/X più aggiornata, ossia la 4:2008, questo non avviene.



tutti gli oggetti trasparenti restano tali anche se esportati in PDF.

Tutto questo è fantastico Ma... (ad un certo punto c'è sempre un Ma!) il formato PDF/X-4 lascia molta parte della gestione file, riguardante ad esempio la conversione colore, l'appiattimento del lavoro, la gestione dei profili colore etc etc., a chi riceverà il file da stampare.

Questo formato infatti permette di utilizzare oggetti RGB, Trasparenze, profili ICC embedded etc. etc. nella più totale fiducia che chi dovrà poi trattare il file per la stampa, sia un esperto del settore e lavori con cognizione di causa! E soprattutto... che non stia ancora utilizzando apparecchiature antecendenti il 2002!

Chi si occuperà quindi della corretta gestione del file?
Ci scommetto; sicuramente molti di voi lo avranno già capito... il colpevole è: il Flusso di lavoro prestampa!

Tutti i moderni flussi di lavoro integrano ormai al loro interno un interprete APPE.
Integrano inoltre una gestione colore avanzata, sia in termini di spazio colore, che di gestione ICC che di InkSaving. Integrano inoltre tutti i controlli di Preflight e molto, molto altro ancora.

Analizzando quindi un corretto flusso di produzione avremo:



  1. Il file nativo viene aperto nel programma di grafica prescelto
  2. Dopo essere stato editato, il file viene esportato in PDF/X-4
  3. I files vengono inviati al flusso di lavoro prestampa
  4. Il flusso li controlla esegue il Preflight, la gestione colore, il trapping etc. etc.
  5. In fase di uscita il RIP APPE interpreta le trasparenze in maniera corretta
Per concludere, i tasselli chiave per la corretta gestione del file pronto per la stampa sono essenzialmente due:
  1. Il corretto uso di uno standard di esportazione del file (PDF/X-4) riconosciuto a livello internazionale: in questa fase ogni grafico si assuma le proprie responsabilità
  2. L'uso di un Flusso di lavoro che sia in grado di trattare in maniera corretta i files aderenti ad uno standard di lavoro internazionale (PDF/X-4): pretendete, da parte dello stampatore, l'uso di software moderni che siano in grado di ottenere il massimo dai vostri elaborati grafici!

Buon uso del PDF/X-4.

5.10.10

Leggere i codici QR con QR Code Reader



Recentemente dovevo leggere dei codici QR stampati su carta, ma ...
non avendo un iPhone o similari a portata di mano, proprio non avevo modo di decifrarli!

Mi son detto - "ci sarà pure in rete un'utility per leggere i QR dalla webcam!"

...dopo qualche ricerca mi sono imbattuto nel blog di Dan Long, sviluppatore flash ed interactive designer.

Bene, lui aveva il mio stesso problema ed ha pensato bene di sviluppare un'applicazione in Adobe AIR, che fa esattamente quello che stavo cercando, ossia, legge un codice QR usando la webcam (sia USB che integrata nel portatile) e ne visualizza a monitor il contenuto. Un vantaggio di averla sviluppata in AIR fa sì che possiate utilizzarla indistintamente sia su piattaforma Mac che Windows che Linux.

Il blog dell' app:
http://www.dansl.net/blog/?p=256

Il link per scaricarla:

Fate attenzione scaricare ed installare Adobe AIR sul vostro computer prima di usare l'applicazione.

Buon download.

4.10.10

Microsoft Tag, la risposta ai codici QR?



Navigando fra codici QR e codici a barre, mi sono imbattuto nei Microsoft Tag.
Essendo questi successivi ai codici QR, possiamo considerarli un'evoluzione degli stessi.

Il fatto di essere a colori e non in bianco e nero, fa sì che si possa raggiungere una densità dati superiore ai QR, come descritto nelle note tecniche dalla stessa Microsoft:

Sta a voi decidere quale tecnologia possa essere migliore. Io penso che entrambe abbiano i loro vantaggi e svantaggi. Resta comunque fenomenale (per entrambe) la possibile integrazione multimediale fra carta stampata e contenuti web, la possibilità di scaricare in forma digitale interi articoli ed averli sempre a portata di click, la possibilità di accedere a campagne marketing od offerte personalizzate, semplicemente puntando il proprio telefonino su un depliant ricevuto via posta...

Questi sono solo alcuni esempi delle possibilità offerte da questi codici, ora non vi resta che immaginarne di nuove, adattandole al vostro business!

Link ufficiale:
http://tag.microsoft.com/consumer/index.aspx

Buona visione.

1.10.10

Audi calendario 2010



Dopo aver parlato di codici QR e realtà aumentata, non posso non citare il calendario Audi 2010; il primo calendario di auto... senza le auto!
Ottimo progetto che fonde Stampa/Augmented reality e tecnologia in un unico incredibile prodotto.

Provare per credere!

Buona visione.

p.s. ...ora, dopo aver visto questo filmato, credete seriamente che la tecnologia possa sostituire in toto il prodotto stampato?