31.7.06

Abbonamenti di "facciata"




In attesa di essere ricevuto dal responsabile di turno, mi siedo nella sala d'aspetto dell'azienda, appoggio la borsa del portatile a terra, vicino alla sedia su cui sono seduto e, dopo qualche istante, inizio a ispezionare la saletta con lo sguardo.
I prodotti dell'azienda (che siano scatole, riviste o tubetti) sono sempre presenti; belli, allineati, solitamente protetti da una teca in vetro, od esposti sullo scaffale di un mobile di pregio.

Gli occhi si posano sul tavolino vicino alle sedie... eccole! sono sempre li... certo non sono mai l'ultimo numero uscito, ma ci sono sempre. Sto parlando delle riviste di settore (una per tutte nella foto sopra).
Nel mio immaginario, sono un po come le riviste che trovi dal dottore, o dal parrucchiere. Ci sono sempre, non sai se qualcuno le abbia mai lette o meno, ma la loro presenza e' quasi... confortante. A differenza delle loro cugine del settore medico od estetico, queste (a conferma del rapporto avuto solo con poche mani) difficilmente risultano essere stropicciate.

Ne prendo una ed inizio a sfogliarla... all'interno trovo sempre almeno un articolo interessante che, inevitabilmente, non riesco a leggere del tutto, visto che la persona che stavo aspettando, difficilmente si fa attendere a lungo. Sento dei passi avvicinarsi, mentre poso la rivista e mi alzo penso: "quanti di quelli che lavorano qui dentro, avranno avuto il tempo di leggerla con comodo?"

Ma il responsabile mi sta gia' rivolgendo la parola "Buon giorno, venga"...

28.7.06

Scuola-bradipa o scolari svogliati?



Sovente mi trovo ad istruire operatori pre-press strabilianti, e' vero... io insegno loro l'uso di nuovi software ma, guardandoli lavorare, loro isegnano a me "il mestiere".
Altre volte, mio malgrado, e devo dire soprattutto con operatori piu' giovani, accade che mentre io parlo di cose che ormai considero banali, assodate... loro mi guardino con facce allibite, oppure cadono dalle nuvole.

Sappiamo tutti che l'arte di tenersi aggiornati, di imparare cose nuove, non viene insegnata alle scuole, ma nasce dall'impegno personale di ognuno, nasce dalla curiosita' e dal piacere che si prova nello scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo ed interessante.

Eppure talvolta il mio sgomento e' tale da chiedermi se la poca conoscenza globale del mondo delle Arti grafiche (diffusa anche a chi nelle Arti grafiche ci lavora), sia piu' colpa delle scuole che non riescono a stare al passo coi tempi (vista la velocita' con cui questo mondo va evolvendosi) o piu' degli alunni che non hanno voglia di imparare. Trovo sempre piu spesso operatori Mac che conoscono a menadito l'uso di tutti i filtri di Photoshop, ma nel contempo ignorano del tutto cosa voglia dire stampa Offset.

Come si puo' preparare un buon piatto... ignorando i gusti di chi lo mangera' ?
;-)

26.7.06

Prova colore "upside-down"




Purtroppo nella produzione giornaliera, si assite ad un trend che va in netto contrasto con la definizione stessa di "prova colore".
Lo standard di produzione a cui spesso assisto presso molti stampatori, e' un "inseguimento alla prova colore".

Ossia non e' la prova colore che simula la qualita' di uscita della macchina da stampa offset ma, viceversa, e' la macchina offset (il macchinista) che fa il diavolo a quattro per cercare di ottenere in stampa la stessa cromia della prova colore, impersonificando il noto "pianista dei calamai".

Ma dico: Siamo matti o cosa???

Consideriamo un paio di cosette:
-il piu' delle volte non si sa neanche da dove arriva la cosiddetta "prova colore"
-quando si sa da dove arriva... non si sa da che periferica e' stata stampata
-non si sa se sia calibrata secondo la macchina offset in questione, secondo gli standard ISO o secondo chissa' cos'altro
-il piu' delle volte e' stampata su carta fotografica che non si avvicina nemmeno lontanamente alle caratteristiche del prodotto finito

...e per continuare:
-vi sembra logico che una macchina offset (un investimento di milioni di euro), debba cercare di simulare una stampantina Epson a getto di'inchiostro??? non sarebbe piu' logico il contrario?
-il gamut delle macchine da stampa offset e' inevitabilmente piu' piccolo di qualsiasi prova usata. Come possiamo pretendere di ottenere gli stessi colori ottenuti da una stampa di prova non calibrata?


Il massimo dell'assurdita l'ho vissuto durante l'avviamento di una rotativa 64 pagine dove il macchinista doveva, tutti i giorni, lottare per cercare di allinearsi alle "prove colore" delle pubblicita' presenti nella rivista in stampa.
Considerate che mediamente ne erano presenti una decina per foglio macchina, e le "prove" arrivavano direttamente degli studi pubblicitari quindi erano-tutte-diverse le une dalle altre, in termini di carta-colori-brillantezza etc. Non sto neanche a dirvi quanto durava l'avviamento, e quali erano i risultati ottenuti.

Poi non lamentiamoci quando all'estero non ci considerano con il dovuto rispetto!

25.7.06

La svolta in un retino



Se dovessi puntare su una nuova tecnologia per espandere il gamut di una mia macchina da stampa... sicuramente la scelta cadrebbe sui retini stocastici.
Riporto un piccolo prontuario di pregi e difetti per questi retini.

Pregi
-Aumento della gamma tonale
-Eliminazione del moire' da soggetto
-Eliminazione della rosetta (moire' da retino)
-Aumento dei dettagli stampabili
-Fuori registro meno visibile
-Risultato simil-fotograico del soggetto
-Colori piu' vividi a parita' di supporto/inchiostri
-Migliore resa con stampe in esacromia
-Possibilita' della simulazione di colori speciali (es. Pantone) son un set di inchiostri di esacromia

... che tradotto in lingua corrente vuol dire:
Si ottiene proprio un gran bel risultato!


Difetti
-Necessita' di un controllo di processo per la prestampa
-Necessita' di un controllo di processo per l'uscita lastre
-Necessita' di un controllo di processo per la messa in macchina
-Minore possibilita' di correzioni "a colore", invece che "a densita' "

... che tradotto in lingua corrente vuol dire:
servono i densitometri (per lastra, carta +spettrofotometro), serve che questi vengano usati quotidianamente in tutta la linea di produzione, serve che chi fa le lastre sappia garantire una certa stabilita' (ad es. facendo controlli periodici sui chimici), serve che la macchina da stampa sappia garantire una certa stabilita' ossia che il capomacchina sappia stampare secondo specifiche precise, e non rincorrendo una fantomatica "prova colore" (di cui spesso si ignora anche la provenienza), serve che tutte le attrezzature (CTP, sviluppatrice, macchina da stampa) siano sottoposte una corretta manutenzione periodica.

ALT!
Forse qualcuno lo ha gia' notato... ma a ben vedere quelli che io sto elencando come difetti altro non sono che delle buone regole per la stampa... valide per i retini stocastici come per ogni altro retino...

Quindi dove si insidiano i difetti? ... nei retini? o nel modus-operandi di molti stampatori del bel-paese?

Un sito interessante




Ho trovato un sito interessante che tratta di grafica... direi che siamo in sintonia!
All'interno troverete argomenti interessanti, soprattutto per chi e' alle prime armi. Ecco il link:

Blographik

24.7.06

Nuove tecnologie... stessi lavoratori!



Il mio lavoro mi porta a conoscere nuovi clienti (e quindi nuovi operatori) ad ogni nuova installazione, ad ogni nuovo corso di aggiornamento etc.
Spesso gli operatori con cui mi trovo a lavorare sono ottimi professionisti, preparatissimi sulle materie di loro competenza, hanno una perfetta padronanza del loro lavoro. Seguono i corsi che faccio con il fine ultimo di ampliare le loro conoscenze sui nuovi software e sulle nouve attrezzature.

Atre volte pero', gli operatori da istruire sono "personale riciclato", scusate il termine, forse avrei dovuto usare il termine "riqualificato". Una frase tipica che ho sentito molte volte, approfondendo la conoscenza di questi stimabili lavoratori e': "sai... fino a qualche giorno fa, facevo il montagista di pellicole... ora mi hanno detto che devo fare andare il CTP" !

Non posso fare altro che provare profonda stima per questi lavoratori!
Bisogna stimare la loro voglia (certo spinta anche dall'ombra della disoccupazione) di rimettersi in gioco, di ricominciare da capo, imparando un nuovo mestiere! Quanti di noi, sarebbero disposti a buttarsi alle spalle tutte le loro conoscenze precedenti, maturate in anni di esperienza lavorativa, per avventurarsi in una nuova professione?

Chiarito il massimo rispetto che nutro per questi lavoratori... dove sta allora l'aspetto negativo di questa riqualificazione?
Risposta: nelle prestazioni che, successivamente, l'azienda pretende da questi lavoratori. Nel giro di breve tempo l'azienda pretende che l'ex-montagista diventi un esperto di CTP/lastre/montaggi/uso del densitometro/uso del PC ed in ultimo ma non meno importante... non viene disdegnata anche qualche conoscenza sull'uso dei Mac!

Secondo voi come puo' questo innalzare la qualita' globale del servizio offerto al cliente finale? Spesso mi chiedo quanto investano mediamente, le aziende grafiche Italiane (in termini econimici e di tempo dedicato all'istruzione), nella formazione del personale...

20.7.06

Quale libreria?



In questi giorni la Kodak sta saggiando il terreno per sapere, in ogni stato, quale sono le librerie Spot piu' diffuse.

In base a questo sondaggio decideranno quali librerie implementare nelle prossime versioni dei loro flussi di lavoro e quali no.

Le scelte princiapli cadono su:
TOYO
FOCOLTONE
PANTONE
HKS
ANPA
...

Secondo voi quali sono le piu' diffuse?

Cerchi risposte? Chiedi ad Usenet...



Un buon punto di partenza quando si cercano delle informazioni specifiche sono i gruppi Usenet. Qui si puo' trovare di tutto dalle info piu' interessanti ai post piu inutili. Certo bisogna saper filtrare, scegliere, avere tempo a disposizione.

Io per comodita' uso Google gruppi, ed in particolare it.comp.grafica.

18.7.06

Quanto si sa delle "Arti grafiche"?



Il post di Ottokin mi spinge a dare una "classificazione" a questo Blog.

Il tutto e' nato dal desiderio di poter postare degli argomenti di interesse comune, legati al mondo della grafica. La cosa ideale sarebbe poi se qualcuno leggendoli, lasciasse le proprie inpressioni, le proprie idee; in questo modo il blog diventerebbe una pagina dove gente del settore si scambia info, novita', pareri...forse sto esagerando! ;-) ...

Tranne poche e rare perle (ad es. il mitico sito di Boscarol), la realta' dei siti Italiani e' avara di informazioni sul mondo delle Arti Grafiche.

Per Arti Grafiche io intendo tutto; a partire dalla bozza di un progetto, fino ad arrivare al prodotto finito, quindi non esitate gente! fatemi sapere la vostra opinione a riguardo!

Saluti.

17.7.06

Gamut piu' ampio?!?



Oggi la nuova scommessa nel mondo degli stampatori, consiste nel cercare di spremere come un limone il gamut ottenibile dalle macchine da stampa offset, per far uscire fino all'ultima sfumatura di colore possibile.

Infatti la possibilita' di poter esprimere un maggior numero di colori/di tonalita', a parita' di attrezzatura, e' fondamentale per la lotta all'ultimo cliente. Come differenziarsi dal resto degli stampatori?

Offrendo un risultato piu' bello, piu' brillante, piu' ...ante (ovviamente a parita' di costo!).

Sappiamo che per aumentare il gamut di una macchina da stampa occorre agire sugli inchiostri (ad es. inchiostri ad alta pigmentazione), sul numero dei colori (ad es. esacromia), oppure sul retino di stampa (ad es. retini stocastici), meglio ancora se si utilizzano queste nuove tecnologie assieme.Peccato che per ottenere il massimo da queste tecnologie serve una macchina a 6 colori, occorre un occhio di riguardo a tutta la linea di produzione... e non solo.

Il mercato e' pronto per assimilare queste novita'?

14.7.06

La velocita' del progresso!





Agli inizi (nemmeno troppi anni fa) le stazioni di fotocomposizione si vantavano di possedere poche centinaia di Kilobytes. I nostalgici di quei tempi possono rispolverare i loro ricordi qui.

Oggi una stazione media per computergrafica contiene tanta di quella tecnologia che i piu' solo vagamente immaginano.

Credete sia molto lontano il momento in cui sara' possibile creare della grafica con degli strumenti di questo tipo? (vedi foto)

13.7.06

Nuove e vecchie generazioni a confronto




Ieri sera mio figlio Giulio (3 anni) ha creato la sua prima composizione al computer! (riportata qui sopra)

Certo non la si puo' considerare un capolavoro contemporaneo, ma l'ho voluta postare per sottolinerare un aspetto del nostro tempo. Ma ci pensate? oggi un bimbo di 3 anni puo' gia' utilizzare (certo sempre guidato da un adulto) dei computer ed esprimersi attraverso questo mezzo! Nell'esempio qui sopra Giulio ha scelto i colori da usare e ci ha messo tutto il suo impegno, muovendo il mouse, per far si che le "righe colorate" andassero esattamente dove lui voleva guidarle! Se ci confrontiamo con una o due generazioni fa (mio padre/mio nonno) sembra di parlare del medioevo.

Lo stesso concetto vale per le Arti grafiche contemporanee. Se confrontate a quelle di pochi anni or sono, il confronto e' certo impari . Per fare un paragone cinematografico e' un po come mettere a confronto "Star Trek" e "Viaggio nella luna". Eppure sotto-sotto, se ben scaviamo, i concetti di base sono gli stessi di un tempo... certo rivisti, corretti e riadattati, ma sempre gli stessi.

12.7.06

Un mondo altamente "Tecnologico"



In contrapposizione alla visione "magica" delle Arti Grafiche, sappiamo che la produzione contemporanea di materiale grafico, si avvale degli strumenti tecnologici piu' evoluti ed innovativi, atti ad ottenere un controllo totale (od almeno si spera sia tale) sulla qualita' del prodotto finito.

Molti sono i fantasmi che spesso si aggirano in questo ambiente, fantasmi di cui tutti parlano ma da cui pochi sanno trarre beneficio. Profilatura ICC? CIP3? CIP4? formato JDF? da cosa vogliamo iniziare?

;-)

Un mondo "magico"



"Arti Grafiche"...

gia' la definizione stessa di questo mondo evoca qualcosa di magico (arti) e di affascinante (grafico), ed in parte e' vero ... la produzione di Arti Grafiche oggi, racchiude al suo interno un complesso intreccio di creativita', informatica, precisione, elettronica, colorimetria, chimica, meccanica... il tutto condito da una buona dose di empirismo.

Il progetto grafico, la prestampa, la stampa, il confezionamento... l'unione di tutte queste Arti, porta ad ottenere il prodotto finito; che questo sia un catalogo del supermercato od un libro pregiato poco importa, la metodologia, la fatica e la passione che ci stanno alle spalle, sono in gran perte le medesime.

Lavoro in questo campo dal '92, e non mi e' mai capitato di trovare un blog che parlasse approfonditamente (almeno in Italiano) di queste cose.

Quindi, buoni commenti a tutti!

11.7.06

Start!



Tadaa!

Oggi nasce il Blog...

aggiornamenti, contenuti etc etc .. all TBD

Cheers.