12.2.13

Costi e benfici della virtualizzazione di un reparto prestampa


Ribadiamo qualche concetto: "Senza i PDF da stampare, la macchina da stampa resta ferma !", "Senza un reparto prestampa operativo, la macchina da stampa resta ferma !", "Se la macchina da stampa resta ferma, l'azienda non produce.", "Se l'azienda non produce, ovviamente... non si fattura.".

Queste affermazioni vi sembrano delle banalità ? Io non lo credo affatto.
Non lo credo quando vedo i protagonisti della stampa Italiana, a fronte di milioni di euro investiti in attrezzature di stampa e prestampa, investire pochi spiccioli nella sicurezza IT dello stesso reparto prestampa.
Non lo credo quando vedo stampatori medio e medio/piccoli, da un lato investire pesantemente in nuove tecnologie di stampa e dall'altro considerare sufficente un sistema di backup che non supera i 1.000 euro !

Prendo spunto da questo post (clicca), per sottolineare nuovamente i vantaggi derivanti dalla virtualizzazione di un flusso di lavoro prestampa.
  • risparmio sugli investimenti HW
  • risparmio energetico
  • semplificazione del sistema IT
  • superiore protezione dei dati
  • riduzione del down-time
Facciamo un esempio banale. Cosa pensereste se un bel giorno, accedendo al vostro account facebook, il sistema vi rispondesse con un messaggio di questo tipo...


...in questo caso riterreste questo servizio altamente inaffidabile, o sbaglio?
Anche se nessuno paga il proprio fornitore di servizi per ricevere una garanzia sulla sicurezza dei propri files, questa viene solitamente data per certa, giusto o sbagliato che sia. Si tende sempre a credere che i nostri dati siano stati riposti in mani sicure, e che nulla potrà mai accadere a questi.

Dopo aver riletto questo post (clicca), vi pongo le seguenti domande:
  1. Avete messo in sicurezza i dati delle vostre commesse ? Avete calcolato i costi derivanti dalla perdita di quei dati (in termini di rifacimenti e fermo macchina)?
  2. Avete messo in sicurezza (ridondanza) i servers che assicurano il lavoro del vostro reparto prestampa? Avete calcolato i costi derivanti dal fermo macchina dovuto ad un banale guasto hardware di quei servers ?
Avrete già capito dove voglio arrivare; la sicurezza del dato può essere progettata su più livelli, maggiore sarà l'investimento fatto, maggiore sarà la sicurezza insita nel vostro sistema. Per darvi un'indicazione di massima, cosiderate che la virtualizzazione di un reparto prestampa (medio) più messa in sicurezza dei dati, può superare facilmente un investimento iniziale di €50.000.
La cifra varia sensibilmente in relazione al tipo di hardware scelto, alla tecnologia di backup, all'infrastruttura hardware preesistente etc. etc. L'utilizzo di una valida consulenza esterna può rivelarsi cruciale per l'ottenimento di un preventivo di spesa cucito sulle vs. necessità.

Ma prima di tutto provate a chiedervi: "Quanto vale la sicurezza dei miei dati ?"

Buona virtualizzazione.

6.2.13

Due facce della stassa medaglia...


Lato A
Print Buyer: "Ho visto la bozza che hai fatto per la nostra nuova campagna pubblicitaria.Dovresti ingrandire di più il logo e... riempire maggiormente quegli spazi bianchi !".
Grafico: "hm...ok" - scommetto che il risultato finale farà schifo; questo cliente è il solito fesso !

Grafico: "Senti, ti ho preparato i file pronti per la stampa. Eccoli... sono in PowerPoint !"
Addetto prestampa: "Powerpoint ? bhe...ok" - acc... dovrò dannarmi l'anima per far uscire a dovere il lavoro; questo grafico è un incompetente !

Addetto prestampa: "Ciao, ti ho preparato le lastre per quel lavoro. Con la solita curva. Su che carta avevi detto che le vuoi stampare ?"
Stampatore: "si, si... fa lo stesso." - niente CIP3 ? niente prova colore ? questo addetto prestampa è un inetto !

Stampatore: "Salve ! Ho qui pronte le stampe della sua prossima campagna pubblicitaria."
Print Buyer: "ha .. bene ..." - il risultato è pessimo; questo stampatore è un cane !


Lato B
Print Buyer: "Ho in mente l'idea della nostra nuova campagna pubblicitaria.Mi serve tutta la tua esperienza per realizzarla al meglio !".
Grafico: "Sicuramente collaborando realizzeremo un ottimo risultato !" - incredibile; questo cliente è un genio !

Grafico: "Senti, ti ho preparato i files pronti per la stampa. Eccoli... li ho esportati in PDF/X-4. In allegato trovi tutte le specifiche di stampa, il tipo di carta, la profilatura etc."
Addetto prestampa: "Ottimo." - questo grafico sa il fatto suo !

Addetto prestampa: "Ciao, ti ho preparato le lastre per quel lavoro. Nella commessa trovi anche i files di preinchiostrazione, le specifiche della carta e la prova colore relativa alla tua macchina da stampa."
Stampatore: "Ok, grazie." - accidenti, lavorassero tutti così !

Stampatore: "Salve ! Ho qui pronte le stampe della sua prossima campagna pubblicitaria."
Print Buyer: "Bene ... sono esattamente come ce le aspettavamo, perfetto !" - questo stampatore è un artista !

Posso immaginare che molti preferiscano il "Lato B"; sotto ogni punto di vista !
Ma quanti altri lati riscontriamo, nel lavoro quotidiano, fra A e B ?

5.2.13

L' e-book avanza - in metropolitana...


Era da un pò che non prendevo la metro.
Ieri mi è capitato di dover fare un breve tratto in metropolitana; nella noia fra una fermata e l'altra mi guardavo attorno incuriosito, ho contato innumerevoli SmartPhone (in egual misura nelle mani di professionisti e ragazzini) e... tre eBook reader di marca diversa.

In un primo momento non ci ho dato molto peso, poi ho pensato... da quando in qua si vedono persone in giro che sfoggiano con tale noncuranza, quasi fosse del tutto normale, un eBook reader ? Passi per gli SmartPhone, ma gli eBook ancora non li annoveravo fra i giochi tecnologici di largo consumo.

Poi, facendo una rapida stima della massaia, mi sono detto: "...se già ci sono tre possessori di eBook reader nel mio stesso vagone; quanti ce ne saranno su tutto il treno ? E quanti se ne contano su tutti i treni che sfrecciano nelle ore di punta ?".
Esemplificando con numeri assolutamente spannometrici: 3 eBook reader ogni 100 passeggeri è solo il 3% del totale. Potrà sembrare poco, ma aggiungendo a questi gli innumerevoli SmartPhone che ormai tutti o quasi possiedono (visto che anche questi ultimi ci consentono di leggere PDF, ePub etc.) la percentuale sale vertiginosamente: potrei azzardare un 70-80% dei passeggeri ? Si intuisce quindi facilmente come la fruizione di contenuti digitali sia ormai una realtà di fatto.

Possiamo con questo affermare che l'editoria digitale, anche in Italia, vede di fronte a sè una strada in discesa ?

4.2.13

ACUS - Soluzioni Tecnologie Consulenza


E' on-line il nuovo portale di ACUS, fornitore di tecnologie per il mondo flessografico.
Soluzioni, tecnologie e consulenza a portata di click.

Link ufficiale:
http://www.acus.it/

Buona navigazione.

1.2.13

La crescita 2.0 ed il blocco della stampa scolastica


Quest'anno (2013-2014) assisteremo (o dovremmo assistere ?) al giro di boa per la transizione dal cartaceo al digitale nell'editoria scolastica. Sebbene un Dl del 2012 spinga con decisione il mercato verso l'adozione di testi digitali, assistiamo nel concreto a scuole con connessioni internet precarie ed editori poco inclini ad investire nel commercio di eBook. Senza considerare poi il costo relativo all'acquisto di un eBook reader; sarà a carico delle scuole o delle famiglie ?

Il primo risultato che possiamo riscontrare nell'immediato è il crollo delle commesse nella stampa scolastica 2013-2014.

Il testo di legge incriminato è il seguente [parte del ...]:
Modifiche e integrazioni alla Legge 1332008 in art 11 Decreto Sviluppo 2.0 ottobre 2012 
a. “… Il collegio dei docenti adotta per l’anno scolastico 2013-2014 e per gli anni successivi esclusivamente libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato digitale o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto. Per le scuole del primo ciclo detto obbligo decorre dall’anno scolastico 2014-2015”.
In questo interessante articolo:
http://www.agendadigitale.eu/egov/115_scuola-il-governo-mette-in-difficolta-famiglie-e-editori.htm
Paolo Ferri ci spiega le criticità innescate dal Dl crescita 2.0.

Buona lettura.