30.9.10

Augmented reality (relatà aumentata) nella stampa








Citazione da Wikipedia:
"La realtà aumentata (in inglese augmented reality, abbreviato AR) è la sovrapposizione di livelli informativi (elementi virtuali e multimediali, dati geolocalizzati, ecc.) all'esperienza reale di tutti i giorni. Gli elementi che "aumentano" la realtà possono essere aggiunti attraverso un device mobile, come un telefonino di ultima generazione, (p. es. l'iPhone 3GS o un telefono Android), con l'uso di un PC dotato di webcam, con dispositivi di visione (p. es.occhiali VR), di ascolto (auricolari) e di manipolazione (guanti VR) che aggiungono informazioni multimediali alla realtà già percepita "in sé"".

Dal nostro punto di vista (intendo di stampatori), non ci interessa la tecnologia in sè e per sè, ma possono decisamente interessarci tutte le applicazioni, derivanti da questa tecnologia, che hanno la capacità di dare nuova vita al prodotto stampato.

Buona visione.

29.9.10

QR code, questi sconosciuti



Quanti di voi hanno mai sentito parlare di codici QR?

Citazione da Wikipedia:
"Un Codice QR (in inglese QR Code)[1] è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D)[2] a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici.
Il nome QR è l'acronimo dell'inglese quick response (risposta rapida), in virtù del fatto che il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto [3]."

Ad esempio il QR che vedete qui sopra, altro non è che la rappresentazione dell'URL di Artigrafiche. Se letto con un lettore di codici QR, solitamente da un iPhone o qualsivoglia telefonino dotato di apposito software di scansione, potrà servirci per avere un link diretto al sito http://artigrafiche.blogspot.com

In rete si trovano numerosi servizi di generazione QR come, ad esempio, Qurify.com.

Ma... agli stampatori cosa può importare di questi strani codici?
Potete ben capire che se stampati sui materiali più disparati come magliette, mousepad, oppure... libri, permettono a chi li interroga di interagire con pagine web, o contenuti multimediali.

Se utilizzati con un po d'intelligenza, questi codici possono essere la base per un prodotto stampato alternativo ed innovativo. Avete mai sentito parlare di realtà aumentata? Restate sintonizzati.

Buon QR.

28.9.10

Quando si tratta di Imposizione... (4)

Ho aggiunto un software d' impaginazione (che a dire il vero altro non è che un servizio gratuito on-line) all'elenco degli impaginatori economici.

Buona lettura.

21.9.10

La cianografica nel 2010

Fra pochi mesi anche questo 2010 finirà, ma... alle soglie del 2011, la "cianografica" ha ancora senso di esistere?

Cito dalle pagine di Boscarol:
"Cianografica
indica una prova di stampa realizzata con una stampante digitale valida solo per il posizionamento e il montaggio, non valida come →prova colore
"

Analizzamo brevemente la storia di questo importante strumento di controllo.

Tradizionale
Un tempo la cianografica era un metodo per la prova di stampa 1:1 realizzato su carta fotosensibile a base di sali di ferro (ferrocianuro potassico). La sua bassa qualità finale non permetteva di valutare il colore o la qualità di stampa del prodotto finito, serviva esclusivamente per validare il layout di stampa. Aveva la caratteristica di avere un basso costo di produzione. Caratteristica fondamentale per delle prove che, una volta vistate, andavano poi buttate.




Digitale
Col passare degli anni la cianografica tradizionale si è evoluta in cianografica-digitale, ossia una prova di stampa 1:1 ottenuta con stampanti digitali (solitamente plotter a getto d'inchiostro). Restano però invariate le caratteristiche di bassa qualità, e l'impossibilità di poterla usare per valutare il colore o la qualità del prodotto finito. Il basso costo copia è garantito dal tipo di carta e di tecnologia usati. La stampa in formato 1:1 comporta però ancora la scomodità di dover accoppiare i fogli macchina (fronte e retro) , di dover piegare ed infine ritagliare il foglio per ottenere così un bozza di stampa sfogliabile dal print-buyer. Questa operazione occupava molto tempo in prestampa.


Digital Blue Line
Con il termine Digital Blue Line (o Signature Booklet) si intende la capacità di un flusso di lavoro di "deimporre" una segnatura di stampa, rispettando la sequenza pagine usata nel template di caduta macchina, inviando poi il lavoro a quartini su una stampante digitale A3+ (solitamente con tecnologia elettrofotografica) in bianca e volta. Questa operazione produce, in uscita alla stampante digitale, dei quartini già accoppiati già in bianca e volta, nella giusta sequenza di stampa. Il fatto di non dover più accoppiare, piegare e ritagliare il foglio macchina riduce drasticamente i tempi necessari alla creazione della bozza di stampa.


Benchè la funzione Digital Blue Line sia ormai molto diffusa nei reparti prestampa, si nota comunque, negli ultimi tempi, una drastica diminuzione delle stampe cianografiche.

Ma... se le nuove tecnologie accelerano il processo di creazione delle cianografiche, e quest'ultime restano inevitabili per la valutazione del lavoro da mettere in macchina da stampa... a cosa è dovuta questa riduzione delle ciano?

Per un semplice motivo.... è una richiesta del mercato.
Al giorno d'oggi i tempi di produzione di una commessa di lavoro, rasentano l'isteria. Sono all'ordine del giorno commesse ancora incomplete fino ad un attimo prima della messa in macchina... in questo bailamme produttivo, in questa rincorsa al completamento del lavoro che doveva già essere stampato, molto semplicemente, non si ha più tempo...

Non si ha più il tempo di fare le cianografiche, nè tantomeno si ha più il tempo di vistarle, quindi... che senso ha produrle? Benchè la produzione della cianografica comporti oggi poco lavoro in prestampa, restano immutabili i tempi di consegna al print-buyer, di visto e riconsegna al reparto prestampa. L'alternativa che fa risparmiare tempo a tutti (e causa indirettamente la riduzione di stampe ciano) sono i portali Web.

Tramite il portale Web, il print-buyer non è più costretto ad aspettare la bozza di stampa per vistarla, ma può sfogliarla direttamente on-line, immediatamente al termine del processo di upload e preflight delle pagine inviate.





Fa eccezione la cianografica ad uso interno, ossia quella che va in mano al capomacchina durante l'avviamento. Questo è ancora uno strumento essenziale per avere il controllo dello stampato ma... credetemi... anche qui vi saranno dei cambiamenti nel prossimo futuro!

Buona ciano.

13.9.10

Statistiche su Prinergy... e se non ho il JDF?

Che Prinergy Connect sia dotato di un database Oracle ormai lo sanno anche i sassi...

Ma a cosa serve avere un Oracle database?
Fondamentalmente per tenere traccia di tutto quello che succede all'interno di una commessa di lavoro: preflight, cianografiche, uscite in lastra, rifacimenti etc. etc.

Quando si hanno a disposizione tutte queste informazioni "consolidate" nel tempo, è cosa molto interessante, soprattutto dal punto di vista gestionale dell'azienda, poter gestire il dato e sapere quanto lavoro sia passato "attraverso" il flusso Prinergy. Si pùò quindi avere un consuntivo del lavoro svolto. Il solo parlare di consuntivi, ci riporta subito alla mente un acronimo ... JDF !

"...si... ma noi in azienda non abbiamo un MIS JDF..." - è quello che mi sento rispondere il più delle volte. Bhe... in alternativa al JDF, esistono diversi metodi per estrapolare delle informazioni dal database.

Metodo (A): fallo con le tue mani
Come certo sapete, al termine di ogni operazione, Prinergy ci informa sull'esito del lavoro svolto nella ben nota finestra di "informazioni sul processo":


Unico neo, queste informazioni non sono stampabili nè esportabili in alcun modo. Queste finestre di log riportano solo a video le informazioni, null'altro. Un operatore molto coscienzioso potrebbe trascrivere a penna, sul diario di bordo, tutto quello che transita dal flusso di lavoro!

Sto scherzando ovviamente! :-)
Diciamo che questa non è la strada ottimale.

Metodo (B): accedi al database con gli strumenti di Report
Esiste una funzione denominata appunto Production Reporting che, tramite un interfaccia web, ci permette di inviare delle query d'interrogazione al database, e salvare i risultati in diversi formati (Excel, PDF, HTML, TXT etc.) a discrezione dell'utente.

Tutto ciò è molto interessante, ha un unico grosso limite. Il costo.
La funzione viene attivata solo tramite la licenza Business Link (quella per la comunicazione JDF per intenderci). Quindi chi ha investito in questa licenza... sarà interessato all'implementazione JDF nella sua globalità piuttosto che alla sola interrogazione del database, non credete?

Metodo (C): esporta un file XML verso il MIS
Per i clienti che hanno la licenza RBA, è possibile scrivere delle regole che esportino in formato XML, le informazioni sul lavoro compiuto; poi le inviino verso un software MIS...
questo sarà il risultato:
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<Lavoro>
<Capocommessa>
<Nome>Mauro</Nome>
<Cognome>Lussignoli</Cognome>
</Capocommessa>
<Nr_Commessa>123456</Nr_Commessa>
<Nr_Pagine>69</Nr_Pagine>
</Lavoro>
Ovviamente il contenuto del file XML viene da voi deciso e formattato sulle necessità del vostro MIS, lasciandovi la discrezionalità di scegliere quali informazioni estrapolare per ogni lavoro svolto. A patto che disponiate di un software MIS in grado di interpretare i files XML, questa è una soluzione ottimale per ottenere un flusso automatizzato, senza dover fare ulteriori investimenti dettati da una piena integrazione JDF.

Metodo (D): salva dei files di log poi analizzali in Excel/Openoffice
Sempre per i clienti dotati di RBA; sfruttando la stessa logica appena descritta per l'esportazione XML, è possibile salvare i dati sensibili in semplici file di log aventi il compito di tracciare le operazioni svolte dal flusso di lavoro...

eccone un esempio:
1, Refine completed with ,Info, 3, pages, Job:,TEST_MacBook Pro, user:, Administrator, date:, 9/8/2010 12:00:00 AM, Time:, 15:58:22.0016186 .
1, Refine completed with ,Info, 10, pages, Job:,TEST_MacBook Pro, user:, Administrator, date:, 9/8/2010 12:00:00 AM, Time:, 15:58:54.6595406 .
1, Refine completed with ,Warning, 6, pages, Job:,TEST_MacBook Pro, user:, Administrator, date:, 9/8/2010 12:00:00 AM, Time:, 15:59:01.7849254 .
1, Refine completed with ,Info, 5, pages, Job:,TEST_MacBook Pro, user:, Administrator, date:, 9/8/2010 12:00:00 AM, Time:, 15:59:08.5664956 .
...ad occhio nudo questa lunga serie di lettere e numeri non ci dice molto; ma ad un'attenta analisi ci rendiamo conto che, se ben interpretate, queste poche righe racchiudono molte informazioni sul lavoro svolto dal nostro flusso di lavoro (nell'esempio riportato abbiamo 4 raffinazioni per un totale di 24 pagine).
Semplicemente aprendo questi file in Excel/OpenOffice, possiamo analizzarne il contenuto e rendere leggibili queste utilissime informazioni. L'aggiunta di qualche semplice funzione di somma al foglio di calcolo, unita ad una formattazione decorosa, ci permetterà di ottenere un consuntivo delle lavorazioni svolte leggibile in maniera molto intuitiva. Le quantità di raffinazioni, pagine processate, cianografiche, lastre e quant'altro ci venga in mente, ora non avranno più segreti.

Un esempio in Excel, del file di cui sopra...
(clicca per ingrandire)

bhe... capite bene le potenzialità di un simile strumento.
Unico neo, i file di log non interrogano il database, ma scrivono in tempo reale quanto accade nel flusso di lavoro; non sono perciò retroattivi, conteranno il lavoro svolto dal flusso, solo ed esclusivamente dalla data di attivazione della regola RBA.

Quindi ... cosa aspettate ad attivare sin da subito le regole di log?

Buona analisi dei dati.

7.9.10

Grafici Creativi, il portale pensato per il mondo grafico



Forum, Gruppi di Lavoro, Tutorials, Contest, etc.

Alcune aree sono ancora in allestimento, ma il progetto promette bene...
Sicuramente sarà un portale molto, molto ricco.

Link ufficiale:
http://www.graficicreativi.com/content.php

Buona navigazione.

6.9.10

DotSizeCalculator v1.3b



Nuova versione (1.3b), di questa strabiliante utility freeware.

Elenco le nuove funzionalità:
  • visualizzazione in virgola mobile di tutti i valori calcolati: la visualizzazione ora risulta essere molto più precisa.
  • possibilità di definizione lpi/lpcm della lineatura: vi permette di decidere l'unità di misura preferita: è anche un convertitore al volo fra le due unità di misura.
  • localizzazione Italiano/Inglese del programma: si imposta automaticamente in base alla lingua del sistema operativo.
  • aggiunta pagina HTML di storico (History File), richiamabile dalla finestra About.
  • completa riscrittura del codice in pura logica OOP: la prima versione aveva una logica esclusivamente procedurale (quella classica del C per intenderci), mentre questa sfrutta tutte le potenzialità della Programmazione Object Oriented (quale l'object-c). Dal lato utente non cambia assolutamente nulla, però fa molto figo dirlo! ;-)

Screenshots:






Buon download.

3.9.10

FlexoGlobal Webinar Series - Kodak Flexcel NX System



FlexoGlobal organizza un Webinar sul sistema Kodak Flexcel NX.

Giovedì, 9 Settembre 2010
2 p.m. Eastern Daylight Time

Relatore: Dr. John Anderson
Director Packaging Segment Marketing Americas, Eastman Kodak Company

L'iscrizione è gratuita.

Link per le iscrizioni:

Buona partecipazione.

2.9.10

Gutenberg's World v2.0



Gutenberg's World , il manuale nato con l'intenzione di permettere una pacifica convivenza fra grafici e tipografi, raggiunge la sua seconda edizione.

Ad oggi è ancora gratuito, sempre più popolare, rivisto e con più contenuti.

Link ufficiale per il download:

Ancora complimenti a Stefano!

Buon download.

1.9.10

Il retino come non lo avete mai visto...

Quando si parla di retino di stampa, soprattutto se osservato con un lentino od attraverso un microscopio, vi aspettate di vedere qualcosa di simile a questo:



...e fin qui nulla di speciale.

Le cose cambiano quando a valutare i retini è Gordon Pritchard. Grazie ai suoi strumenti, quelle semplici file di puntini monocromatici possono trasformarsi in un rendering 3D.



Oppure in un surreale paesaggio realizzato in computergrafica!



La sua è solo una fredda analisi della qualità di stampa oppure... è arte digitale?

Link ufficiale:
http://qualityinprint.blogspot.com/2010/08/halftones-as-youve-never-seen-them.html

Buona visione.