Traduco un articolo di BoSacks datato April 16th, 2010.
"C'è un nuovo rapporto di ricerca pubblicato dagli analisti di mediaIDEAS, che risponde alla domanda che tutti gli stampatori si fanno in questo ultimi anni; la stampa è morta?
La risposta naturalmente è no, non ci sono né morti né moribondi, ma l'analisi suggerisce che in un futuro ormai prossimo, per gli editori, i ricavi derivanti dalla stampa digitale supereranno quelli della stampa offset. Quindi, non si tratta di morte, ma piuttosto di riallineamento delle risorse e delle aspettative.
Secondo l'autore del report, David Renard, "Nei prossimi 10 anni, l'industria delle riviste vivrà profonde trasformazioni, si passerà da un business orientato alla stampa, ad uno in cui i prodotti digitali rappresenteranno la quota più importante nel settore del piccolo periodico. Ci aspettiamo che dopo il 2016-2017 la stampa digitale diverrà per i periodici la primaria fonte di entrate."
Secondo il rapporto, circa il 10% del totale dell'industria periodico nel 2009, era basato sulla pubblicità e sulla circolazione delle entrate, direttamente o indirettamente connesse ai prodotti digitali. Nel 2014, mediaIDEAS prevede che la parte digitale dei periodice nell'industria statunitense avrà un valore di circa 8,5 miliardi dollari, ovvero circa il 28% del mercato totale. Entro il 2020 essa aumenterà fino a circa $ 20 miliardi, ovvero circa il 58% del mercato totale.
A causa di diversi fattori tra cui l'ingresso di nuovi media, come il recente iPad ed i lettori e-paper di prossima generazione, la relazione conclude che il digitale andrà a rappresentare il 10% nel 2009, ed a rappresentare il 58% del settore magazine nel 2020, e, viceversa, la stampa passerà dall'attuale più del 75% del valore del mercato, a meno di un terzo entro il 2020.
Quindi, in questa previsione delle cose a venire la stampa non solo sopravvive, ma si rinnova in una nuova forma di industria editoriale. Suppongo che si possano discutere le percentuali esatte, o le date della relazione, ma penso che la conclusione finale sia inevitabile."
La risposta naturalmente è no, non ci sono né morti né moribondi, ma l'analisi suggerisce che in un futuro ormai prossimo, per gli editori, i ricavi derivanti dalla stampa digitale supereranno quelli della stampa offset. Quindi, non si tratta di morte, ma piuttosto di riallineamento delle risorse e delle aspettative.
Secondo l'autore del report, David Renard, "Nei prossimi 10 anni, l'industria delle riviste vivrà profonde trasformazioni, si passerà da un business orientato alla stampa, ad uno in cui i prodotti digitali rappresenteranno la quota più importante nel settore del piccolo periodico. Ci aspettiamo che dopo il 2016-2017 la stampa digitale diverrà per i periodici la primaria fonte di entrate."
Secondo il rapporto, circa il 10% del totale dell'industria periodico nel 2009, era basato sulla pubblicità e sulla circolazione delle entrate, direttamente o indirettamente connesse ai prodotti digitali. Nel 2014, mediaIDEAS prevede che la parte digitale dei periodice nell'industria statunitense avrà un valore di circa 8,5 miliardi dollari, ovvero circa il 28% del mercato totale. Entro il 2020 essa aumenterà fino a circa $ 20 miliardi, ovvero circa il 58% del mercato totale.
A causa di diversi fattori tra cui l'ingresso di nuovi media, come il recente iPad ed i lettori e-paper di prossima generazione, la relazione conclude che il digitale andrà a rappresentare il 10% nel 2009, ed a rappresentare il 58% del settore magazine nel 2020, e, viceversa, la stampa passerà dall'attuale più del 75% del valore del mercato, a meno di un terzo entro il 2020.
Quindi, in questa previsione delle cose a venire la stampa non solo sopravvive, ma si rinnova in una nuova forma di industria editoriale. Suppongo che si possano discutere le percentuali esatte, o le date della relazione, ma penso che la conclusione finale sia inevitabile."
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