"Desideriamo protezione per le persone e le cose che ci circondano. Scegliamo con attenzione i cibi che mettiamo in tavola. Ci diamo da fare per proteggere e rispettare l'ambiente in cui viviamo. Pretendiamo prodotti e servizi efficenti ed affidabili. Chiediamo competenza e credibilità ai professionisti a cui ci affidiamo [...]"Quando pretenderemo le stesse cose anche per il prodotto stampato ?
Oggi in Italia gli stampatori certificati sono ancora una netta minoranza; evidentemente i print-buyer non hanno ancora chiari i vantaggi derivanti dal rivolgersi ad uno stampatore "certificato". Certificazione è sinonimo di standardizzazione e come tutti ben sappiamo la standardizzazione va di pari passo al risparmio (per lo stampatore) ed alla sicureza del risultato (per il print-buyer).
Senza la certificazione il risparmio dello stampatore evapora nei rifacimenti lastra e nei fermi macchina cosiddetti "imprevisti"; che tanto imprevisti poi non sono, non saranno più realisticamente sintomatici di una mancanza di standardizzazione ?
Senza la certificazione la sicurezza del risultato del print-buyer resta legata esclusivamente al "rapporto di fiducia" instaurato con lo stampatore; che, sia chiaro, trattasi di sentimento nobile e rispettabilissimo, ma sufficente a garantire la qualità del prodotto stampato, ed annullare definitivamente le contestazioni?
Senza standardizzazione basta che salti un singolo tassello della catena produttiva (dal grafico allo stampato) per alterare la qualità finale del prodotto.
Quante volte è capitato che si riscontrassero dei fermi macchina o dei rifacimenti solo perchè "bhè, si è vero...il mese scorso abbiamo cambiato agenzia grafica" oppure "...i files arrivati non vanno bene ? ... ma non li volevate in formato SpongeBob?" oppure "...le carnagioni sono tutte bluastre ? ...si, in effetti abiamo cambiato set di inchiostri; ma il fornitore mi aveva assicurato che il colore è identico al precedente !".
E' indubbio che se il mercato non spinge verso la certificazione, se il print-buyer non richiede espressamente agli stampatori di certificarsi, questi saranno poco inclini a farlo; ma, d'altro canto, non sarebbe ora che gli stessi stampatori usassero la certificazione come leva per differenziarsi dalla concorrenza ? Che usassero la certificazione come strumento per richiedere ai clienti di ricevere dei veri-files-pronti-per-la-stampa, come descritto dalla norma ISO ?
In questo post:
http://artigrafiche.maurolussignoli.it/2012/12/iso-12647-chi-sono-i-certificatori.html
trovate un elenco dei certificatori ISO12647 Italiani.
E ricordate, pretendete dai certificatori Italiani un accreditamento Italiano.
Buona certificazione.
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