Cross-media publishing: definizione
“Con il termine cross-media (o crossmedia, crossmedilità) ci si riferisce alla possibilità di mettere in connessione l’uno con l’altro i mezzi di comunicazione, grazie allo sviluppo e alla diffusione di piattaforme digitali.
[…] In questa tendenza internet è il mezzo che meglio si adatta per veicolare le informazioni.
[…] la promozione di prodotti avviene lanciando storie che rimpallano dall’offline all’online e viceversa.”
(fonte: Wikipedia)
“Condizione basilare per poter utilizzare il Cross media è che esista una versione del messaggio "neutra" ossia priva di formattazione o di riferimenti a particolari media di destinazione. L'informazione pura può essere trattata in database e gestita in modo da poter essere successivamente utilizzata e impostata per la divulgazione con qualsiasi media: carta stampata, web, email, CD, DVD, video, ecc.”
(fonte: crossmedia.blogspot.com)
Analizziamo ora in dettaglio tre possibili applicazioni di Cross-media publishing...
1. e-Commerce (B2B)
In questo tipo di commercio interaziendale (Business to Business) il compratore sfoglia on-line i prodotti che vuole acquistare, oppure invia i propri files via web per richiederne la stampa.
La necessità di gestire commesse di lavoro in modalità e-commerce B2B, viene indubbiamente soddisfatta dai prodotti portale sviluppati da diverse aziende di software.
In questo caso il fine ultimo è la stampa, quindi il formato PDF/X è consigliato per la pubblicazione dei contenuti via web o per la ricezione dei files da stampare.
2. Web-publishing
La necessità di creare e rendere disponibili al cliente finale dei cataloghi Web, viene solitamente soddisfatta partendo da diversi tipi di file (JPEG, TIFF, PDF o documenti aperti) e convertendoli in un formato idoneo a questo tipo si visualizzazione.
Utilizzando prevalentemente il monitor come dispositivo d’uscita, questo tipo di cataloghi non richiede una risoluzione elevata, né una corretta gestione del colore, come richiesto dai documenti PDF preparati per la stampa offset.
Esistono sul mercato diversi fornitori per questo tipo di conversione e file-hosting. (http://www.issuu.com/, http://www.zmags.com/, http://www.3dissue.com/, http://multimedia.mazzucchelli.it/it/index.php, etc.).
Ognuno di questi fornitori di servizi è in grado di gestire la conversione dei files e l’hosting delle pagine da visualizzare. L’unica azione richiesta per la visualizzazione del prodotto finito, è l’inserimento di un link da parte del committente, nelle sue pagine web.
In questo caso il fine ultimo è la visualizzazione via monitor o la stampa di bassa qualità, quindi il formato PDF/X non è necessario.
n.m.b i documenti anchesì PDF mantenuti da questi fornitori di servizi, non sono idonei per un processo di stampa offset qualitativo. (contengono immagini in RGB, compressione JPEG-2000, etc)
3. e-Books
Avete mai provato a sfogliare un documento PDF su di un IPhone? (soprattutto se il documento in questione è inpaginato in A4).
Il problema fondamentale è che il contenuto non si adatta al contenitore, il documento è preformattato e risulta di difficile consultazione su di un device tipo phone/tablet. I PDF classici vanno benissimo per la stampa su carta, ma non forniscono particolari funzionalità di consultazione e di interazione con l'utente.
La necessità di convertire documenti digitali in un formato fruibile su dispositivi mobili, viene solitamente soddisfatta partendo da diversi tipi di file (JPEG, TIFF, PDF e molti altri) e convertendoli con appositi strumenti (ad es: http://calibre-ebook.com/).
Ad oggi esistono una miriade di formati creati per questo tipo di editoria.
Giusto per darvi un idea, elenco brevemente tutti i formati accettai in ingresso dal software Calibre: Formati accettati come files d’ingresso - CBZ, CBR, CBC, CHM, EPUB, FB2, HTML, HTMLZ, LIT, LRF, MOBI, ODT, PDF, PRC, PDB, PML, RB, RTF, SNB, TCR, TXT, TXTZ
Ed i possibili formati di uscita: Formati supportati come files d’uscita - EPUB, FB2, OEB, LIT, LRF, MOBI, HTMLZ, PDB, PML, RB, PDF, RTF, SNB, TCR, TXT, TXTZ
Capirete quindi come sia alquanto complesso decidere il corretto formato di conversione.
Una cosa molto importante da capire è che il formato PDF è uno dei peggiori formati di partenza dal quale trarre delle informazioni destinate ad una pubblicazione elettronica.
In special modo se il PDF era stato ideato e “filtrato” per la stampa offset.
Un PDF pronto per la stampa soffre in particolar modo delle seguenti limitazioni:
- Ha un formato pagina fisso e ben definito, risulta quindi difficile la suddivisione in capitoli e sottocapitoli.
- E’ stato convertito in CMYK.
- Solitamente è suddiviso in colonne multiple.
- Solitamente ha una testatina ed un piede pagina, su tutte le pagine.
- Ha perso qualsiasi riferimento a pagine indice capitoli etc.
- Ha perso qualsiasi riferimento Metadata.
- Qualunque link esterno al documento è stato eliminato.
- etc...
In ordine decrescente d’importanza: LIT, MOBI, EPUB, FB2, HTML, PRC, RTF, PDB, TXT, PDF
Esistono sul mercato diversi fornitori appositamente rivolti a questo mercato (http://www.hipzone.com/, http://multimedia.mazzucchelli.it/it/index.php, etc.).
Ognuno di questi fornitori di servizi è in grado di convertire un documento digitale o già stampato in un formato elettronico fra quelli sopra riportati, e di fornire il prodotto finito a sé stante oppure la sua commercializzazione attraverso i canali canonici di editoria digitale (Amazon, IBS.it etc.).
In questo caso il fine ultimo è la portabilità dell’informazione su diversi media e diversi formati; quindi il formato PDF/X è assolutamente sconsigliato.
n.m.b i documenti anchesì PDF mantenuti da questi fornitori di servizi, non sono idonei per un processo di stampa offset qualitativo. (contengono immagini in RGB, compressione JPEG-2000, links ipertestuali, etc)
Buona pubblicazione cross-media.
1 commento:
E 'sempre un piacere imparare qualcosa di nuovo in questo dominio.
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