17.9.13

Curve o profilatura ICC? (il sequel...)

Approfitto di questo articolo letto su Italia Grafica, e mi riaggancio ad un vecchio post relativo alle curve di compensazione tonale ed alla profilatura ICC, per domandarmi(vi):
"Oggi ha senso usare ancora le curve di compensazione tonale? Oppure basta profilare la macchina via ICC ? Curve o profilatura... quale dei due ?"
Credo che la giusta risposta sia "Entrambi !".

E' fuori di dubbio che ancora oggi il 90% (non ho voluto esagerare) dei reparti prestampa lavori utilizzando esclusivamente profili ICC ormai assodati (Fogra 39 ? Quanti di voi sono passati al FOGRA 40/50 ?) e curve di calibrazione ad hoc. C'è chi ha creato curve castello per castello, macchina per macchina... o chi addirittura usa una singola curva di compensazione a suo dire "standard" (buona per ogni colore e per ogni macchina) e via così.
"Ma se uso il profilo ICC giusto non ho bisogno d'altro vero ?". 
Risposta: "Ni."

Molto dipende da come viene fatta la profilatura. Questa, anche se potrebbe lavorare in autonimia, non rigetta l'aiuto di una corretta linearizzazione + compensazione TVI. Una profilatura fatta su TVI standard risulterà in una più semplice attuazione e porterà a risultati migliori rispetto a quella fatta su una macchina con TVI fuori controllo.
Quindi, se dobbiamo linearizzare le lasatre, tantovale portare la TVI della macchina da stampa in condizioni standard utilizzando delle curve di calibrazione; e successivamente, procedre alla profilatura della stessa.
La cosa fondamentale è che questo venga definito a priori; e mantenuto poi costante nel tempo, tramite appositi strumenti di controllo. (maggiori informazioni su cosa è una TVI li trovate qui).

Il vantaggio di profilare su TVI standard rende la profilatura ICC "riciclabile" su altre macchine da stampa con caratteristiche identiche (o molto simili). Cosa altrimenti non fattibile se la TVI variasse da macchina a macchina. Fortunatamente oggi esistono sul mercato software per la gestione del colore che sono in grado di gestire simultaneamente profili ICC e curve TVI. Questi software possono anche essere inclusi direttamente nei flussi di lavoro (Workflow) che usate quotidianamente per la creazione e gestione dei vostri lavori da mandare in lastra. Questi software inoltre, possono anche integrare moduli dedicati alla gestione dell' "Ink-saving", per il repurposing dei colori (GCR) indirizzato al risparmio d'inchiostro; qui un esempio delle diverse soluzioni disponibili sul mercato.

Per riallacciarmi all'ottimo articolo scritto da Luca Morandi, questa procedura viene definita "Use of CMYK to CMYK multidimensional tranforms". Tralasciando l'ormai desueta "Matching of tone values curve" (ancora diffusissima malgrado le sue limtazioni), passando oltre la "Use of near neutral scale" (chi si è mai affacciato alle linee guida GRACoL in Italia ?), credo che l'uso combinato di curve TVI + profilatura ICC sia la soluzione migliore per chi punta ad elevati livelli qualitativi.
"E per tutti gli altri ?"
Risposta: "Le vostre ben note curve di compensazione (quando ben applicate), vi hanno mai deluso ?"
Lascio a voi la risposta...

Buona calibrazione.

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