10.5.07
L'evoluzione delle "Arti grafiche" in "Industrie grafiche"
Arte, Artigianato... due vocaboli con la stessa radice... questa radice comune fa si che i termini si intreccino, si mischino fra loro.
L'artista si sente un po’ artigiano, di contro l’artigiano si eleva a livello di artista.
L'opera artigianale puo' sfiorare l'opera d'arte... mentre l'opera d'arte nasconde sempre al suo interno, la sua radice artigianale.
Avete mai sentito parlare di opere d'arte prodotte in serie? La produzione seriale, in quanto tale, snatura l'animo artistico dell'opera d'arte. E' l'unicità' od, alle volte, la produzione a numero limitato a conferire ad un’opera la sua particolarità, la sua personalità.
Può quindi, questo virtuosismo artistico, conferire al Capomacchina la facoltà di esprimere il suo estro creativo in forma di forzature o personalizzazioni cromatiche sul lavoro caricato in macchina?
Forse sarebbe meglio se il Capomacchina esprimesse tutto il suo talento in quello per cui è chiamato a rispondere; ossia al controllo di quel particolarissimo strumento artistico che è la macchina da stampa; talento che e' tanto piu' manifesto quanto piu' risulta essere evidente la capacità del Capomacchina di cavalcare la sua macchina offset, ossia di imbrigliarla con gli strumenti di cui dispone per far si che da questa esca il miglior risultato ottenibile, il miglior prodotto artigianale possibile.
E' proprio questo concetto ad essere disatteso dagli stampatori contemporanei. La dimostrazione della loro migliore capacità, risiede nella loro bravura nel saper dominare la macchina con le tecnologie in loro possesso (mediante l'uso di densitometri e scale colore), e non il solo cercare di ottenere un risultato a loro insindacabile giudizio "bello", facendosi in questo modo dominare dalla macchina.
Il "Capomacchina Artigiano" sa dominare il suo mezzo, evidenzia le sue ottime capacità sia tecniche che artistiche, essendo nel contempo rispettoso nei confronti di chi ha prodotto il lavoro di prestampa; in opposizione al "Capomacchina Artista", che si fa dominare dal mezzo, e non avvalendosi di alcuna tecnologia, cerca solo di esprimere il suo estro cromatico, vanificando così ogni tentativo di calibrazione impostato da chi ha lavorato in prestampa.
I protagonisti del lavoro grafico, dovrebbero convenire sul fatto che il successo puo' scaturire solo evolvendo il concetto di "Arti grafiche" in quello di "Industrie grafiche". Officine nelle quali ognuno può esprimersi al massimo delle sue capacità, nel rispetto del lavoro altrui.
Molto probabilmente è solo una mia convinzione, ma credo che in questo campo servano un po’ meno artisti ed un po’ più artigiani/specialisti, abili nel compiere meticolosamente il loro lavoro.
[ML]
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