Che risoluzione serve in stampa?
Chi dice 72dpi, chi 300ppi, chi 4.000astropiai.
Non smetterò mai di ripeterlo: “Il dettaglio in stampa è dato prevalentemente dalla lineatura usata, e questa deve essere scelta in funzione della distanza di visualizzazione. È assolutamente inutile stampare più informazioni di quante il tuo occhio sia in grado di percepirne. È assolutamente necessario non stampare troppo poche informazioni per evitare quell’odioso effetto sgranato. Conseguentemente il file inviato in stampa dovrà avere la risoluzione idonea alla lineatura di stampa.”
Tutti gli altri discorsi servono solo a confondervi le idee.
Il calcolo è facilissimo:
- risoluzione (PPI) = 8.733 / distanza_di_visualizzazione (cm)
- lineatura di stampa (lpi) = risoluzione (PPI) / fattore di qualità
Il fattore di qualità ottimale è 2.
Se a scegliere la lineatura di stampa non siete voi, ma è il vostro stampatore, il file da mandare in stampa dovrà avere questa risoluzione:
- risoluzione (PPI) = lineatura (lpi) * fattore di qualità.
Il fattore di qualità ottimale è 2.
N.b. usando la formula di cui sopra, fate la prova del nove, e verificate che la risoluzione (lineatura) di stampa scelta dallo stampatore sia adatta alla distanza di visualizzazione del vostro progetto grafico.
Okkio che se vi indicano la lineatura di stampa in lpcm e non lpi, dovrete moltiplicarla per 2,54 (conversione da centimetri a pollici).
Maggiori informazioni qui:
https://www.flexo.expert/it/best-resolution-for-images-in-flexo/