15.1.14

La storia nelle lettere dell'alfabeto


Pensiamo alla lettera "A" la prima del nostro alfabeto, la prima di una lunga serie che imapriamo da bambini.
Il suo significato deriva dal termine "Aleph" ossia "Testa di bove", infatti in origine la sua forma assomigliava a una testa di bue stilizzata. In seguito ad una rotazione della lettera, connessa col variare del senso della scrittura, le due "corna" del bue sono diventate le due "gambe" della "A" in stampatello maiuscolo.

L'ảleph è il nome della prima lettera dell'alfabeto fenicio e della prima lettera dell'alfabeto ebraico, progenitori del nostro alfabeto latino e successivamente italiano.

Il nome stesso "Alfabeto" null'altro è che l'unione delle prime due lettere dell'alfabeto greco, ossia Alpha e Beta.
""A"- È la prima lettera dell'alfabeto, l'evoluzione grafica e quella fonetica della lettera hanno seguito parzialmente percorsi differenti fino all'epoca fenicia. Le origini del segno "A" possono essere rintracciate in un geroglifico egizio rappresentante una testa di bove, poi riadattato e stilizzato, non prima di 3500 anni fa, in un alfabeto proto-semitico al nuovo stile di lettura, ma anch'esso rappresentante lo stesso soggetto. Il suono allora corrispettivo non era quello che conosciamo oggi, ma una consonante detta colpo di glottide, usata nella lingua semitica. Successivamente col passaggio all'alfabeto fenicio, imparentato con quello semita, il segno grafico venne ulteriormente stilizzato, sino a renderlo simile all'odierno ma orientato con la punta a sinistra e verso il basso, imitando così il muso dell'animale e le corna. Fu in quest'epoca che la lettera, pur mantenendo il valore fonetico del colpo di glottide, assunse il nome di "aleph", con ph che non si pronunciava come la f ma come la p in inglese [pʰ], dal nome della prima lettera dell'alfabeto ebraico, che ancora significa «testa di bove» e da cui deriveranno gli altri suoi nomi e il valore fonologico odierno. [...]"
Le lettere, i caratteri, non sono solamente quegli oggetti Tipografici belli da vedere, belli da usare nelle proprio composizioni grafiche. Essi racchiudono al loro interno informazioni millenarie sulle loro origini.

Fonte:
http://www.youtube.com/watch?v=gxwEk4UjX8E
(min 00:20:00)

Buona lettura.

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