"Per fare un buon avviamento macchina basta avere un dot-gain del 15% / 18% e siamo apposto."
FALSO
Al giorno d’oggi misurare il dot-gain con la formula Murray-Davies e non usare CTV è come spostarsi in calesse invece che in automobile. Vediamo vantaggi e svantaggi di questi due metodi di misura dell'incremento del punto.
Murray-Davies
- M-D fonda le sue basi nella valutazione delle pellicole fotografiche dei primi anni del novecento (1936).
- M-D è una formula basata sulla densitometria e non sulla colorimetria.
- M-D funziona bene SOLO per gli inchiostri CMYK, se usata con altri colori ci porta fuori strada.
- M-D funziona bene SOLO entro uno specifico range di densità da 1.20 a 1.60 circa, al di fuori di queste ci porta fuori strada.
- Quando lavoriamo in M-D i target possono variare moltissimo (dal 14% al 28%), tutto dipende dalla curva target usata in ogni specifica condizione di stampa. Ad ogni avviamento il macchinista deve fare molta attenzione e sapere con precisione quali siano gli schiacciamenti definiti da chi sta prima di lui nella catena del colore (grafici e prestampa) per poterli riprodurre correttamente in stampa. Questa alta variabilità del dot-gain porta ad un' alta insicurezza e fallacità dei risultati ottenuti in stampa.
CTV
- CTV è una formula basata sulla colorimetria e non sulla densitometria.
- CTV funziona con qualsiasi tinta, quindi anche quando lavoriamo con le tinte piatte o lavoriamo in ECG (Extended Gamut Printing).
- CTV essendo una formula colorimetrica, funziona bene con qualunque densità d'inchiostro.
- Quando lavoriamo in CTV i target in stampa sono sempre lineari (50% = 50%) indipendentemente dal supporto stampato. Il macchinista deve solo verificare la linearità del dot-gain senza sapere quali target siano stati usati in prestampa. Questa linearità nella verifica del dot-gain garantisce una maggiore sicurezza dei risultati ottenuti in stampa.
- Ultimo ma non meno importante CTV è una norma ISO (ISO 20654:2017).
Vi faccio un esempio pratico in prestampa.
Lavorando in M-D, durante il processo di ottimizzazione del sistema di stampa (le cosiddette curve) e durante la fase di profilazione ICC, il reparto prestampa deve usare curve target sempre diverse che variano in base alla condizione di stampa.
Questa estrema variabilità del sistema porta a facili incomprensioni ed errori fra reparto prestampa e stampatore.
Vi faccio ora un esempio pratico in sala stampa.
Lavorando in CTV, lo stampatore controlla lo schiacciamento senza doversi porre il problema della curva target, questa problematica semplicemente non esiste in quanto la curva target da usare sarà sempre e solo lineare (50% = 50%).
In ultimo, questo nuovo modo di leggere l'incremento di punto è disponibile già da 6 anni (fu pubblicata nel 2017). Tutti gli spettrofotometri oggi presenti sul mercato sono in grado di usare sia la formula M-D che la formula CTV senza alcun problema.
Quindi cosa vogliamo fare? Vogliamo aspettare altri 6 anni prima di iniziare ad usare CTV in produzione? 😉
Buona misurazione dell'incremento di punto.