Lascia l'amaro in bocca constatare con quanta semplicità il rifiuto del nuovo, la chiusura mentale, riesca ad opporsi all'innovazione tecnologica, alle novità; soprattutto quando questo rifiuto è nelle mani dei decision-maker posti vicino ai vertici aziendali.
Provate ad immaginare una conversazione fra due professionisti; mentre parlano del più e del meno il primo esordisce con - "hm... interessanti quelle informazioni, accendi l'iPhone che me le posti su Facebook!", e l'altro in tutta risposta - "n.. no, no scusa... te le mando fra qualche giorno; sai io mi sento più sicuro avvisando il centro meccanografico che ti prepari le schede perforate per inviartele via corriere a cavallo." ...
Ovviamente questa è una forzatura, ma chiarificatrice per rendervi conto di cosa intendo per - "chiusura mentale".
Certo qualcuno potrà obbiettare che il digital-cromalin ha impiegato circa vent'anni per soppiantare l'uso delle prove al torchio... di contro pensate alla dilagante diffusione di Internet e della posta elettronica.
Pensare oggi come sarebbe lavorare senza e-mail (con relativi allegati), senza invio files via FTP risulta quasi impossibile. Eppure basta girarsi un attimo, senza guardare neanche troppo lontano, per vedere che fino a pochi anni fa Internet molto semplicemente ... non esisteva! Certo si lavorava lo stesso ... ma con quali tempistiche? E soprattutto: - Quelle tempistiche sarebbero ancora sostenibili senza perdere competitività sul mercato?
Consolidato che Internet e' diventato un mezzo di lavoro per certi versi insostituibile, oggi siamo di fronte ad una nuova ed ulteriore svolta. Sappiamo che la posta elettronica in combinazione con i server FTP si fa carico di tutto, o quasi, il trasferimento dati da e verso l'azienda, ma il tallone d'achille sta nel fatto che questi due (e-mail ed FTP) sono strumenti distinti ed indipendenti, quindi difficilmente relazionabili, oltre ad essere indiscutibilmente slegati dai sistemi di preventivazione e prestampa.
E' questa la nuova rivoluzione in atto, dopo aver tanto faticato per convincere i nostri clienti ad inviare il lavoro in maniera digitale usando la famosa "paperetta" (Cyberduck), ed usare la posta elettronica, al posto del telefono, per avvisarci del lavoro che sta per commissionarci; bene, ora ci accorgiamo che questi strumenti con i loro limiti non ci bastano più. Servono degli strumenti nuovi, che centralizzino il traffico dati, che non pongano limiti di peso ai files inviati, che avvisino chi di dovere sulle avvenute operazioni di invio o ricezione, che sappiano avviare degli automatismi nel sistema ricevente e, non ultimo, che tengano traccia di tutto per successive ed eventuali consuntivazioni di quanto svolto.
La rivoluzione è in atto perchè questi strumenti sono disponibili già oggi!
Così come il digital-cromalin sostituì le stampe al torchio, così come la posta elettronica si è sostituita al fattorino, oggi i sistemi portale offrono tutti i vantaggi sopra descritti che scalzano di fatto l'uso delle trasmissioni FTP e dell' e-mail, portando inoltre ulteriori vantaggi, come l'integrazione JDF e la tracciabilità del dato, vantaggi non raggiungibili in altro modo.
Ma allora ... di quale "amaro in bocca" stavamo parlando?
Di quello provocato dal diniego di persone che, pur essendo nella condizione di poter proporre queste nuove tecnologie ai loro clienti, si arroccano dietro ad un ottuso - "ma il mio cliente non vuole...", "il mio cliente non accetterà mai una cosa del genere!", "non vorrete che io lo imponga...".
Cari decision-maker, nessuno vuole imporre niente a nessuno! Qello che però con modestia cerco di suggeririvi, è di essere lungimiranti, di guardare oltre l'assodato quotidiano, di non aspettare l'inevitabile inversione di tendenza; perchè quando i clienti capiscono i vantaggi derivanti dall'uso di una tecnologia, sono essi stessi i primi a richiederne l'utilizzo. A quel punto voi dovreste essere già pronti! In quel momento una risposta del tipo - "ha ... ok ... adesso vediamo se è possibile farlo.", significa aver già perso il cliente.
Provate a fare un piccolo esperimento. Prendete tutti i vostri clienti che già oggi usano la posta elettronica... contateli... bene, ora scrivetegli che per motivi di sicurezza da oggi avrete con loro solo contatti via telegramma. Fate passare un mese ... bene, ora contate quante commesse di lavoro avete già perso!
Certo, il rifiuto del nuovo è un istinto innato nell'animo umano, è anchesì vero però che saper valutare l'innovazione tecnologica con la necessaria lungimiranza utile a saggiarne le ripercussioni positive nel proprio business, distigue l'imprenditore dal buon imprenditore.
Buona innovazione.